(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 30 giu. - "Il via libera da
parte del Consiglio superiore di sanita' alla cosiddetta pillola
dei 5 giorni dopo per la contraccezione d'emergenza e' un
ulteriore passo verso la trasformazione dell'aborto in
contraccezione, per questo motivo chiediamo al Governo risposte
certe al fine di evitare che questo accada". Lo dichiarano in una
nota congiunta la senatrice del Pdl Laura Bianconi ed il senatore
Udc Claudio Gustavino, primi firmatari della mozione bipartisan
presentata oggi in Senato. "La molecola ulipristal acetato
alla base della pillola dei cinque giorni dopo- sottolineano i
senatori- appartiene allo stesso gruppo farmacologico della
Ru486, in uso per l'aborto chimico, e il meccanismo d'azione e'
praticamente sovrapponibile". Quando viene somministrata prima
dell'ovulazione la puo' inibire o posticipare se, invece, viene
somministrata dopo l'avvenuta fecondazione impedisce
l'annidamento e, quindi, provoca un vero e proprio aborto perche'
impedisce il prosieguo della gravidanza". "Riteniamo-
concludono- che le donne debbano essere chiaramente informate che
questo non e' un banale contraccettivo ma un potenziale farmaco
abortivo che se si decidera' di mettere in commercio deve seguire
le linee guida gia' adottate per la RU486, perche' il test di
gravidanza del sangue preventivo per escludere gravidanze
pregresse non puo' essere considerato attendibile se eseguito
entro 5 giorni dall'eventuale rapporto a rischio e, quindi, entro
il termine massimo consentito per il possibile acquisto di questo
farmaco".
(Wel/ Dire)