DISABILITÀ. INVALIDITÀ, IN SICILIA RITARDI NEL RICONOSCIMENTO
LO DENUNCIANO CGIL, CISL E UIL
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 27 giu. - "Il ritardo nel
riconoscimento delle invalidita' civili, in Sicilia, tocca
livelli intollerabili a causa delle vecchie procedure cartacee
impiegate dalle amministrazioni". A denunciarlo sono Cgil, Cisl e
Uil siciliane dopo le proteste montate nelle ultime settimane in
varie province, anche con richieste d'intervento alle prefetture,
avanzate dai sindacati. Nel 2010 delle 227 mila domande
presentate, solo il 20% e' stato chiuso telematicamente. La
provincia che ha registrato il risultato peggiore e' Messina con
lo 0% di istanze trasmesse da pc a pc. Seguono Catania con il 6%
e Palermo con il 12%. Le percentuali sono risultate invece piu'
significative a Siracusa (58%) e Caltanissetta, con il 45%. Nel
2011 la situazione cambia. È salito, infatti, il numero dei
verbali sanitari chiusi, che sfiora ora il 48%. Ma mentre per
alcune realta', come Enna, Caltanissetta e Siracusa, siamo vicini
al 100% di istanze chiuse telematicamente, Messina rimane ultima
in classifica con il 6% seguita da Catania col 27% e Palermo con
il 49%.
"Cio' significa - sostengono i segretari Mariella Maggio,
Maurizio Bernava e Claudio Barone - che ancora oggi, in diverse
province, non e' partito l'utilizzo delle procedure informatiche
e che ci si ostina a far uso di scartoffie". La matassa ha
cominciato a ingabugliarsi a seguito dell'affidamento alle
commissioni mediche presso le Asp, un anno e mezzo fa, dell'esame
delle istanze. La conseguenza e', insistono i sindacati, "una
situazione che, oltre a ritardi inaccettabili e sprechi, si
traduce in un deficit di trasparenza in un settore in cui non
mancano i faccendieri". "Non e' possibile - affermano Maggio,
Bernava e Barone - che i cittadini bisognosi di trattamenti di
invalidita' siano penalizzati da questa assurda resistenza
all'applicazione delle procedure informatiche, che
consentirebbero velocita', tracciabilita' e trasparenza".
E i sindacati continuano: "Se non si interviene subito, la
situazione esplode. Ogni giorno assistiamo famiglie esasperate
che protestano presso gli uffici dell'Inps, dove non ricevono
risposte adeguate". Cgil Cisl e Uil hanno quindi chiesto
all'assessore regionale alla Sanita', Massimo Russo, di
partecipare a un incontro sul tema fissato per lunedi' prossimo,
assieme ai vertici regionali dell'Inps e ai direttori delle Asp.
L'obiettivo e' stabilire l'attivazione di "procedure
elettroniche, corrette ed efficaci, nel segno dell'equita'".
(Wel/ Dire)
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