(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 27 giu. - Nel 2010 il 28,4%
degli ingressi in carcere (circa uno su tre) e' costituito da
consumatori/tossicodipendenti. La percentuale e' in lieve aumento
rispetto al 2006, anno dell'entrata in vigore della legge
Fini-Giovanardi, ma in diminuzione rispetto agli ultimi anni. Nel
2008, infatti, il fenomeno ha registrato un picco fino ad
arrivare al 33% degli ingressi totali, per poi ridimensionarsi
nel 2009 quando gli arresti sono stati il 28,9%. Lo rivela il
Secondo libro bianco sulla legge Fini-Giovanardi, presentato
questa mattina a Roma.
Per quanto riguarda le presenze dei soli detenuti
tossicodipendenti nelle carceri italiane, secondo il rapporto, il
quadro e' piu' complesso dopo l' intervenuto dell'indulto. Si
registra comunque una sostanziale stabilita' del fenomeno. Alla
meta' del 2006, subito prima dell'approvazione del provvedimento,
infatti, i tossicodipendenti in carcere erano 16.145, il 26,4%
della popolazione detenuta. Poco dopo l'indulto la percentuale e'
scesa al 21,4%. Alla fine del 2007, poi, la percentuale di
tossicodipendenti e' tornata ai livelli precedenti, attestandosi
nel 2008 al 26,8%. Per poi diminuire alla fine del 2009 quando i
tossicodipendenti in carcere erano 15.887 (24,5%), e tornare
sostanzialmente stabile nel 2010, al 31/12 il numero si attesta
sulle 16.245 unita'.
(Wel/ Dire)