(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 23 giu. - "Spostare sempre piu'
avanti l'eta' della gravidanza e' rischioso per la madre e per il
feto. Le risorse pubbliche vanno investite per proteggere la
fertilita', non per creare illusioni nelle cinquantenni". E' il
commento del presidente della Societa' italiana di ginecologia e
ostetricia (Sigo), Nicola Surico, sulla delibera della Regione
Veneto che prevede un ampliamento dell'eta' per l'accesso alla
procreazione medicalmente assistita (Pma). "Siamo nettamente
contrari- sottolinea Surico- Il nostro compito e' fornire le
giuste informazioni e la migliore assistenza. La letteratura
scientifica ci dice chiaramente che a 50 anni le possibilita' di
successo di queste tecniche sono ridotte al minimo mentre
aumentano in maniera esponenziale le complicanze".
"C'e' inoltre un costo, personale e collettivo, non
trascurabile -secondo Sigo- Il servizio pubblico potrebbe
destinare queste risorse a campagne per proteggere la fertilita',
sempre piu' minacciata da stili di vita scorretti".
Su questo fronte la Sigo collabora da tempo con il ministero
della Salute sul progetto 'Scuola di fertilita'' e per la
campagna 'La fertilita' e' un bene comune. Prenditene cura'. Dal
2005 al 2008 in Italia i cicli di fecondazione assistita su
pazienti fra i 40 e i 45 anni sono aumentati del 6,1%, e l'eta'
media di chi ricorre a queste tecniche e' piu' elevata rispetto
agli altri paesi europei. Il presidente Sigo riassume in 5 punti
i consigli per le donne che intendono diventare madri: "Non
attendere troppo a lungo, mantenere il giusto peso forma, ne'
troppo grasse, ne' troppo magre. Non fumare: anche in caso di
ricorso alle tecniche di Pma, a parita' di altri fattori, le
fumatrici impiegano in media un anno in piu' a rimanere incinta.
Il consumo di alcol va moderato e non bisogna trascurare le
infezioni: spesso non danno sintomi all'inizio, ma nel lungo
periodo possono compromettere la fertilita'".
(Fonte: www.panoramasanita.it)
(Wel/ Dire)