(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 20 giu. - Una casa
internazionale della salute, integrata con il Sistema sanitario
regionale, punti di riferimento dei migranti per l'assistenza e
l'orientamento nell'accesso ai servizi sanitari. E' l'indicazione
emersa dal convegno "Salute e Migranti", organizzato dall'Omceo
di Messina, che ha chiuso i battenti sabato scorso a Giardini
Naxos. Su questa strada intende procedere l'assessore della
Salute della Regione siciliana, Massimo Russo.
Gia' a luglio, un tavolo tecnico mettera' in piedi l'intelaiatura
del progetto e a settembre, in un incontro comune in assessorato,
alla quale parteciperanno anche i rappresentanti delle
associazioni coinvolte nel Convegno (INMP. AMSI e SIMM), insieme
all'OMCEO di Messina, si passera' ad una seconda fase
progettuale, che, gia' dai primi messi del prossimo anno,
dovrebbe vedere sorgere il primo modello della Casa
internazionale della Salute.
"Il progetto di una Casa internazionale della Salute - ha detto
Massimo Russo - e' la risposta della Regione siciliana ad una
nuova e crescente domanda assistenziale, nel rispetto del
principio del diritto alla salute di tutti, prendendo atto che i
migranti non devono essere assistiti solo in condizioni di
emergenza, ma, soprattutto se regolari, nella migliore prassi
quotidiana del nostro Servizio Sanitario Regionale".
"Soddisfatto del raggiungimento di questo obiettivo, Giacomo
Caudo, presidente OMCeO Messina, istituzione organizzatrice del
Convegno, che ha sottolineato "il valore di questo progetto, che
rende ancora piu' efficace il nostro Servizio Sanitario
Regionale. L'impegno e' fortissimo - ha continuato Caudo - anche
perche' condiviso con i rappresentanti del mondo mediterraneo e
dei medici stranieri presenti in Italia".
Nella Casa internazionale della Salute, il personale medico e
paramedico, che fara' da interfaccia con migranti avra' anche una
formazione specifica in processi di mediazione culturale, per
migliorare il dialogo e lo stesso percorso di cura dei migranti.
Il Convegno "Migranti e Salute", che ha visto la partecipazione
di oltre 50 medici arabi dell'area mediterranea, tra specialisti
e dirigenti sanitari e ospedalieri, ha anche gettato le basi di
un accordo di cooperazione per la formazione sanitaria di medici
e paramedici dell'intera 'area mediterranea, che avra' sede
principale in Sicilia e che sara' oggetto di discussione gia' al
prossimo Tavolo tecnico di luglio.
(Wel/ Dire)