(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 20 giu. - L'artrite reumatoide ha ora un segreto in meno, per cio' che riguarda la sua forma piu' grave, resistente alle cure comuni e che colpisce il 25/30% delle persone affette da tale malattia. Una ricerca condotta presso la facolta' di medicina dell'Universita' Cattolica del Sacro Cuore di Roma, e coordinata dal professor Gianfranco Ferraccioli ordinario di reumatologia, ha infatti scovato i "linfociti b", quali colpevoli di questa resistenza farmacologica.
Tali cellule, gia' conosciute per il loro ruolo nella leucemia linfatica cronica, sono effettivamente difficili da controllare e riuscendo a sopravvivere lungamente, provocano maggiori danni alle articolazioni. La nota positiva e' che esistono gia' dei medicinali e dei protocolli atti a tenere i linfociti b sotto controllo, gia' usati proprio per i casi di leucemia. Ora verranno testati sull'artrite reumatoide e se funzioneranno, come si crede, si avra' presto una nuova cura per questa malattia autoimmune che colpisce in Italia circa 240.000 persone. Lo studio e' statto pubblicato sulla rivista scientifica "Molecular Medicine".
(Wel/ Dire)