(DIRE - Notiziario Sanita') Bologna, 16 giu. - Il servizio di
senologia dell'Ausl di Bologna nel mirino della Lega nord. Il
consigliere regionale del Carroccio Manes Bernardini ha
presentato oggi un'interrogazione in cui segnala il "disagio"
provocato dal trasferimento dall'ospedale Maggiore di Bologna
all'ospedale Bellaria. Disagio, scrive Bernardini, "aggravato per
via della chiusura dell'agenda di prenotazione per le
mammografie, sia della chiusura dell'agenda relativa ai controlli
oncologici fino al 2012 compreso". Inoltre, insiste il leghista,
"non risulta ad oggi una mappatura dei posti che possono essere
disponibili nell'ambito Ausl ed in molte strutture e' possibile
effettuare l'esame diagnostico, ma senza i necessari
approfondimenti che la struttura sanitaria dell'ospedale Maggiore
e' solita fornire".
Al momento, aggiunge Bernardini, "non e' noto quando saranno
riaperte le agende di prenotazione e per la tutela della salute
dei cittadini e' di fondamentale importanza la qualita' del
servizio e delle prestazioni fornite, considerato inoltre che la
prevenzione risulta un ottimo strumento utile anche a contenere
le spese". Un ulteriore "problema e' legato al trasporto, che per
quella tratta e' di circa un'ora di percorrenza, in quanto
risulta che vi siano solo due linee di bus che effettuino il
servizio", conclude il consigliere.
NON E' VERO - Nessuna chiusura delle agende per le mammografie e
i controlli oncologici. L'Ausl di Bologna replica prontamente a
un'interrogazione di Manes Bernardini, consigliere regionale
della Lega Nord. L'Azienda, scrive in una nota, "secondo quanto
stabilito dalle linee regionali che hanno potenziato lo screening
per il tumore alla mammella, allargandolo ad una fascia di eta'
piu' ampia per le donne in eta' compresa tra i 45 e i 74 anni,
garantisce oggi la mammografia di screening a oltre 110.000 donne
ogni anno, a fronte delle 55.000 che effettuavano l'esame prima
del potenziamento dell'offerta".
L'offerta di mammografie di screening e' stata, quindi,
"significativamente rafforzata". Soprattutto, prosegue il
comunicato, "non c'e' alcuna chiusura in atto delle agende
relative alle mammografie per controlli oncologici". L'Ausl
"garantisce le mammografie in tutta l'area metropolitana, quelle
urgenti, quelle previste dallo screening e quelle relative ai
percorsi assistenziali per il tumore della mammella, assicurando
esami di qualita' e sicurezza omogenea in tutti le sedi di
erogazione e in tempi appropriati".
Insomma, non e' vero cio' che dice Bernardini, secondo il
quale "le prenotazioni di mammografie per controlli oncologici
sarebbero chiuse sino al 2012". Ne' e' vero, sostiene l'Ausl, che
"eseguendo l'esame in altri presidi al di fuori del Maggiore non
sarebbe possibile ottenere i necessari approfondimenti".
(Wel/ Dire)