SALUTE. DISFUNZIONE ERETTILE, NE SOFFRE IL 12,8% DEGLI ITALIANI
ECCO I RIMEDI DELLA CHIRURGIA PROTESICA.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 16 giu. - Piu' di un italiano
su dieci, il 12,8% della popolazione maschile, dunque migliaia di
persone, e' affetto da qualche difficolta' di erezione. Un
problema che puo' essere trattato coi farmaci ma che, nei casi
piu' gravi, ha come unica soluzione l'intervento chirurgico e
l'impianto di una protesi. Si tratta di questioni che, per la
delicatezza del tema e per il pudore che lo avvolge, molto spesso
restano nascosti sotto una coltre di imbarazzo, senza trovare le
giuste soluzioni. Ecco perche' il convegno interregionale della
Societa' italiana di andrologia, 'Disfunzione erettile e
chirurgia protesica', in programma all'Hesperia Hospital sabato
18 giugno con inizio alle 9, e' di stretta attualita'.
"Le stime dicono che in Italia ci sono circa tre milioni di
persone che soffrono di problemi di erezione- spiega Edoardo
Pescatori, dell'unita' di andrologia di Hesperia Hospital, che
organizza il convegno- Secondo gli studi epidemiologici, fra i 20
e i 24 anni ne e' affetto il 5% della popolazione maschile, ma
qui le cause sono riconducibili all'emotivita' e all'ansia da
prestazione sessuale. Poi la percentuale sale progressivamente
fino a toccare il 50% nella fascia d'eta' fra i 40 e i 70 anni".
L'approccio medico alla disfunzione erettile e' diverso
secondo il livello di gravita' e le cause che l'hanno generata:
quando la terapia farmacologica, dall'assunzione di medicinali
all'iniezione di vasodilatatori, non e' piu' sufficiente,
l'impianto di una protesi al pene si presenta come l'unico
rimedio veramente risolutivo.
"In Italia gli interventi di chirurgia protesica di questo
genere sono intorno ai 500 all'anno- aggiunge Pescatori- Il
numero di uomini che ne avrebbero veramente urgenza, pero', e'
stato valutato intorno ai 3 mila. Sono persone che soffrono di
diabete o di problemi vascolari, oppure che hanno subi'to
interventi per tumori alla prostata o alla vescica, tutti
soggetti con difficolta' erettili gravi che non rispondono ad
altri trattamenti".
Fra i momenti centrali del convegno, la tavola rotonda
coordinata dalla giornalista Cinzia Testa 'La parola ai
protagonisti: chi ha la protesi, chi potrebbe averla', con inizio
alle 10,20. Parteciperanno i responsabili delle associazioni dei
pazienti, che porteranno la loro testimonianza, la
psicosessuologa Valeria Ugolini, il medico di medicina generale
Stefano Rubini e l'andrologo Mauro Silvani.
(Wel/ Dire)
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