AUDIZIONE PRESSO LA COMMISSIONE SANITA' DELLA REGIONE LAZIO
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 13 giu. - E' dei primi di
giugno l'incontro tra il Forum ex art.26 e la commissione Sanita'
della Regione lazio, presieduta da Alessandra Mandarelli (Lista
Polevrini): un tavolo dove il Forum ha espressamente chiesto a
consiglieri di maggioranza e opposizione di "fermare il
declassamento dei centri di riabilitazione". L'audizione, a cui
erano presenti anche due tecnici amministrativi della struttura
commissariale, ha avuto il merito di aver messo nero su bianco le
difficolta' di operatori, strutture, famiglie e utenti a fronte
dei Decreti commissariali legati al Piano di rientro sanitario e
ai tagli che ne sono susseguiti.
E' stato il presidente e portavoce del Forum, Rolando Proietti
Mancini, a illustrare l'attuale condizione di instabilita' dei
centri di riabilitazione. "Conseguenza - ha dichiarato - dei
tagli lineari imposti dal Piano di rientro sanitario che, con la
riduzione dei rapporti standard tra disabile e operatore,
ridurranno i centri ad alto-medio carico assistenziali: ci
troviamo di fronte ad un declassamento in Rsa". "Le
amministrazioni dei centri accreditati - ha sottolineato Proietti
Mancini - hanno gia' comunicato ai dipendenti e alle famiglie
degli assistiti che, per rientrare nelle disponibilita'
economiche offerte dalle nuove tariffe, saranno operate riduzioni
del personale dipendente nella misura di 8 unita' ogni 60 utenti.
A pagare questo scotto saranno principalmente le figure "non
sanitarie", ossia tutti quegli insegnanti di attivita' motorie,
d'arte e musica che accompagnano il disabile nell'acquisizione di
conoscenze e abilita' di base. Per non parlare degli utenti
stessi". "Lo spettro che ai nostri figli non sia garantita
un'adeguata struttura - ha dichiarato una madre, esasperata dalle
difficolta' quotidiane nella gestione solitaria dell'handicap -
ci indurra' ad una class action".
"Condivido lo spirito di allarme che oggi ci viene lanciato - ha
risposto tra gli amministratori regionali la vice presidente
della commissione, Giulia Rodano (Idv) - una condizione che e'
frutto dei tagli lineari, ma oggi viviamo sulla pelle il
risultato degli ultimi 15 anni di politiche sanitarie che non
hanno dato frutti. Non funziona il paradigma mentale di sanita'
pubblica equivalente a spreco e quindi tagliamo. Questo e' un
paradigma sbagliato, con questa logica manteniamo il disavanzo
strutturale mentre il paziente e' morto". "La politica - ha
aggiunto Franco Dalia (Pd) - deve prestare maggiore attenzione ai
soggetti deboli: il fallimento di queste strutture e' il
fallimento della politica. La politica ha infatti l'obbligo di
dare risposte, altrimenti l'etica perde il suo significato".
"Abbiamo una assistenza - ha spiegato il vice presidente del
Consiglio regionale, Raffaele D'Ambrosio (Udc) - che non mette al
centro della sua funzione l'uomo, ma il fattore economico. Poi -
rivolgendosi ai genitori - di fronte alle difficolta'
burocratiche e alle mancate risposte dell'amministrazione, c'e'
la possibilita' di percorrere l'omissione degli atti d'ufficio".
Una parziale rassicurazione e' arrivata dai tecnici
amministrativi della struttura Commissariale, presenti
all'audizione. "L'indirizzo delle Giunta - ha spiegato Rita De
Giuli - e' verso la creazione di percorsi socio-sanitari
integrati sul territorio". "Ci faremo interlocutori - ha infine
chiosato Alessandra Mandarelli - presso la struttura
commissariale, riportando tutte le istanze degli operatori e
delle famiglie. Dopo tutto quello che abbiamo sentito oggi,
sarebbe facile rispondere con una soluzione pre-confezionata.
Farebbe comodo a noi come istituzione e a noi come politica,
dobbiamo fare i conti con una nuova fase e sono fiduciosa".
(Wel/ Dire)