(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 9 giu. - Sono quattro le
minacce che, in questo "anno nero", sono piovute addosso alla non
autosufficienza e alla disabilita'. Alcune sono rientrate, per
altre non c'e' stato nulla da fare A fare il punto sono i
curatori del Rapporto sui diritti globali presentato oggi a Roma
(vedi lanci precedenti).
La prima e forse la piu' grave, quanto inevitabile, minaccia e'
la sparizione del Fondo per la non autosufficienza nel 2011: "400
milioni, gia' del tutto inadeguati, il cui mancato rinnovo andra'
a pesare sui bilanci sociosanitari delle regioni". E questo
nonostante la Conferenza delle regioni avesse trovato la
copertura, con "il risparmio ottenuto dal ministero dell'Economia
dall'innalzamento dell'eta' pensionabile delle donne".
La seconda, "parata per la forte opposizione sociale", era
quella del decreto legge n. 78/2010, che ha dato il via ai
controlli Inps sull'invalidita' e che prevedeva un innalzamento
della percentuale di invalidita' all'85% (contro l'attuale 74%)
per accedere a misure di sostegno, quali pensione di invalidita'
o assegno di accompagnamento. "La ratio: risparmiare i ben 256
euro per persona al mese" come riassumono i curatori. La terza
minaccia, "parzialmente evitata grazie a un'intesa tra
opposizione e Lega", minava il principio dell'inserimento
lavorativo delle persone disabili: "Il governo - si ricorda -
aveva deciso, in deroga alla legge n. 68/99 sul collocamento
obbligatorio dei disabili, che le aziende con 15 dipendenti
fossero esentate dalla quota del 7% di assunzioni obbligatorie
previste, con una perdita di posti di lavoro stimata in circa
20.000 per il 2011". La quarta, infine, e' la "caccia al falso
invalido provocata da governo e Inps per risanare abusi e truffe,
finisce con lo stigmatizzare e penalizzare chi invalido lo e'
davvero".
(Wel/ Dire)