(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 9 giu. - No al Wi-Fi nelle
scuole. Il progetto lanciato nello scorso maggio dai ministri
Brunetta e Gelmini non trova l'appoggio di tutti i genitori.
Tanto che dalla sede Age (Associazione genitori) della Toscana e'
partito un appello rivolto alle scuole affinche' dicano no
all'iniziativa. "Gia' da tempo i genitori sono in allarme per i
rischi di una prolungata esposizione ai campi elettromagnetici-
scrive la presidente Rita Manzani Di Goro-. Adesso che
l'Organizzazione Mondiale della sanita' ha classificato un
rischio di livello 2b, ossia potenzialmente cancerogeno per gli
umani, e' necessario seguire una linea di massima prudenza,
soprattutto nei confronti dei minori. Ci aspettiamo dal ministero
dell'istruzione e dalle istituzioni scolastiche una scelta
responsabile che metta al riparo da potenziali rischi per la
salute dei nostri figli".
L'Age sottolinea anche gli aspetti pedagogici della vicenda
"sappiamo ormai che la consuetudine con i nuovi media ha
modificato le modalita' di apprendimento dei cosiddetti 'nativi
digitali' e forse anche la loro struttura di pensiero. Bravissimi
a trattare suoni, immagini, informazioni, manifestano difficolta'
con ortografia, poesie e tabelline. C'e' da chiedersi se non
convenga riproporre gli strumenti tradizionali (carta, penna,
memoria) da affiancare alle nuove tecnologie, in modo che
facolta' importanti non vengano d'un tratto dimenticate, e
riservare i nuovi strumenti multimediali, come le lavagne
interattive, alle zone del Paese in cui internet e' meno diffuso,
in modo da offrire a tutti i nostri giovani le medesime
opportunita'". Nella lettera indirizzata ai dirigenti scolastici
e ai presidenti dei consigli di circolo/istituto, l'Age Toscana
ha raccomandato infine alle scuole di "tenere conto delle
indicazioni di ministero dell'Istruzione e Ragioneria Generale
dello Stato, rispettando la volontarieta' del contributo dei
genitori fino alla terza classe superiore e destinando i
finanziamenti cosi' raccolti al solo aumento dell'offerta
formativa e non ad altre necessita' amministrative".
(Wel/ Dire)