NEL 2010 SEGUITI 57 CASI DI MADRI COL DUBBIO,52 HANNO PARTORITO
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 31 gen. - Di fronte alle
difficolta' dovute alla crisi economica "la tentazione
dell'aborto e' molto forte", soprattutto nelle madri giovani e
con un figlio inatteso in arrivo. Ad affermarlo e' la presidente
del Servizio accoglienza alla vita di Bologna, Maria Vittoria
Gualandi, sulle colonne del settimanale di Avvenire, "Bologna
sette". Nel 2010, spiega la responsabile del Sav, "sono molto
aumentate le richieste di accoglienza per famiglie, con la madre
incinta, che hanno perso la casa. La crisi economica ha purtroppo
colpito duramente: il reddito, anche di chi lavora, si e' molto
abbassato soprattutto a causa delle spese per l'abitazione e il
riscaldamento". E' proprio in queste condizioni, avverte
Gualandi, che "per chi aspetta un figlio, magari inatteso e
specialmente se e' giovane, la tentazione dell'aborto e' molto
forte. Quindi il nostro impegno deve essere particolarmente
intenso".
Che la crisi economica sia il problema principale anche per le
mamme in attesa lo certifica il Sav del vicariato Galliera. "Ci
siamo trovati spesso davanti a emergenze- spiega il presidente
Mario Rimondi sempre a 'Bologna sette'- il problema piu' sentito
e' stato quello economico, acuitosi a causa della crisi. A fronte
delle tantissime richieste di aiuto e delle risorse a
disposizione, abbiamo deciso di affrontare quasi esclusivamente
il problema della maternita' difficile e dei nuclei con bambini
da zero a tre anni". Nel corso del 2010 sono stati 57 i casi
seguiti dal Sav di Bologna di donne che volevano praticare
l'interruzione volontaria di gravidanza. Quasi tutte (52) hanno
portato a termine il parto.
Inoltre, l'attivita' di ascolto e sostegno psicologico ha
visto gli operatori del Servizio accoglienza alla vita impegnati
in 423 colloqui. Nel 2010 il Sav ha poi aggiunto due appartamenti
ai nove gia' a disposizione per dare ospitalita' a donne in
gravidanza, sole o con famiglia, in difficolta'. Nel complesso
sono state ospitate 21 madri sole, quattro coppie di genitori e
36 bambini. Tra le attivita' del Sav ci sono anche le adozioni
prenatali a distanza, chiamate "Aiuti vita", che nel 2010 sono
arrivate a 41. Tanti bolognesi hanno poi ricevuto dal Servizio
accoglienza alla vita alimenti, vestiti, pannolini e ogni genere
di oggetti necessari per i neonati. Piu' di 800 famiglie hanno
usufruito del servizio guardaroba, 307 sono stati i corredini
preparati dalle volontarie del Sav e 153 le famiglie a cui sono
stati donati i generi alimentari.
"Purtroppo- afferma Gualandi- visto che ci reggiamo sulle
donazioni, abbiamo avuto difficolta' a fornire prodotti
alimentari per bambini. Essendo piu' costosi, infatti, ne vengono
regalati di meno. Faccio dunque un appello alla generosita' di
chi ci sostiene- manda a dire la presidente del Sav- donate piu'
prodotti alimentati per l'infanzia". Fra i tanti privati che
aiutano il Servizio di accoglienza alla vita, ci sono anche
realta' come le parrocchie dei Santi Vitale e Agricole e di Santa
Caterina da Bologna al Pilastro, oltre all'Associazione dei
medici cattolici (Amci).
(Wel/ Dire)