(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 31 gen. - Non decolla in Italia
il vaccino hpv, quello contro il papilloma virus umano,
responsabile del tumore del collo dell'utero. Sono tanti i dubbi
sulla sua efficacia e sicurezza, la poca informazione al riguardo
e le incertezze spesso espresse dal medico di base a frenare i
genitori che dovrebbero far vaccinare le figlie adolescenti di 11
anni.
I dati emergono da un'indagine dell' O.N.Da,l'Osservatorio
nazionale sulla salute della donna. Secondo i dati dell'Istituto
Superiore di Sanita', dal 2007 ad oggi con le tre dosi previste
del vaccino sono state vaccinate solo il 59% delle adolescenti
nate nel 1997 (vaccinate gratuitamente). Solo quattro regioni
italiane, Puglia, Basilicata, Toscana e Veneto raggiungono ottimi
risultati (75-80%), in Lombardia invece - nonostante la vasta
campagna di comunicazione fatta - la copertura e' stata solo del
65%. Fanalino di coda spetta alla Campania e alla Sicilia,
rispettivamente con la copertura del 27 e del 34%.
Difficilmente, quindi - dati alla mano - sara' possibile
raggiungere il 95% delle adolescenti vaccinate per il 2012.
"Siamo lontani dai risultati attesi- spiega Francesca Merzagora,
la presidente di O.N.Da,- tuttavia mancano ancora il 2011 e il
2012 e confidiamo che le valutazioni abbastanza positive sugli
aspetti organizzativi possano spingere in futuro le mamme ad
aderirvi".
Il campione analizzato e' stato di 1.500 mamme, intervistate
on-line su tutto il territorio nazionale con figlie femmine tra
gli 11 e i 18 anni, il 56% delle mamme ha affermato di non avere
ricevuto informazioni specifiche sull'argomento. "Cio' che
chiedono queste mamme- continua la Merzagora- e' una maggiore
rassicurazione su efficacia, sicurezza e costi della vaccinazione
da parte di pediatri, medici di famiglia e ginecologi.
Rassicurazione che raramente ricevono".
(Wel/ Dire)