(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 31 gen. - A Milano prevenzione
no stop contro Aids ed epatite C. Dal 4 febbraio, per tutto il
2011, l'ospedale San Raffaele offrira' ogni primo venerdi' del
mese la possibilita' di sottoporsi gratis e in forma anonima al
test rapido dei virus Hiv e Hcv.
L'analisi viene eseguita sulla saliva attraverso un tampone
orale, indolore e non invasivo, e permette di individuare
l'eventuale presenza di anticorpi specifici contro le due
infezioni. Gli interessati potranno rivolgersi al punto prelievi
Laboraf, Diagnostica e ricerca San Raffaele, di via Spallanzani
15 (ore 12-15), oppure al punto prelievi Hsr della stazione
ferroviaria Cadorna (15.30-18), o ancora all'Asl di Milano,
servizio CRH-MTS in viale Jenner 44 (8.30-15).
"Il virus Hcv condivide attualmente con l'Hiv la trasmissione
attraverso rapporti sessuali- spiega in una nota Adriano
Lazzarin, direttore del Dipartimento di malattie infettive
dell'Irccs San Raffaele- e talvolta le infezioni sono presenti
entrambe, il che rende fondamentale offrire il test per Hiv e Hcv
alla stessa popolazione". Per questo, alle iniziative riguardanti
la prevenzione della trasmissione dell'Hiv, per il 2011 si
aggiunge, in collaborazione con Anlaids e Asl di Milano, anche
l'attenzione al virus dell'epatite C: "Un'epidemia 'dimenticata'
causata da un'infezione molto spesso asintomatica- avverte
l'Istituto scientifico universitario di via Olgettina- e che
conduce nell'85% dei casi a un'epatite cronica, la quale a sua
volta nel 20-30% dei casi evolve negli anni in una cirrosi
persistente: condizione di rischio per la comparsa
dell'epatocarcinoma", il tumore al fegato.
"Se prima degli anni '90 le trasfusioni di sangue ed
emoderivati e l'uso di strumenti non correttamente sterilizzati
costituivano la principale fonte di infezione- ricorda il San
Raffaele- oggi i controlli sulle donazioni di sangue e l'impiego
di materiale monouso hanno praticamente azzerato le modalita' di
contagio: restano tuttavia a rischio quanti abbiamo subito
trasfusioni o interventi odontoiatrici prima degli anni '90 o
che, in qualsiasi momento, abbiano fatto trattamenti estetici,
piercing, tatuaggi, condiviso oggetti come rasoi, taglia unghie,
forbici, spazzolini da denti in contesti non igienicamente
sicuri, o abbiamo avuto rapporti sessuali a rischio".
In ciascuna sede in cui viene proposto il test sara' presente
un medico per restituirne l'esito, precisa il San Raffaele. In
caso di positivita' si procedera' a un test di controllo su un
campione di sangue, quindi si forniranno tutte le informazioni
per ottenere, nel centro di riferimento piu' idoneo, il
necessario supporto assistenziale nel piu' breve tempo possibile.
(Wel/ Dire)