(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 27 gen. - Il ministro per la
Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, ha inviato al
presidente Vasco Errani "un report puntuale" sui risparmi
realizzabili "attraverso il ciclo prescrittivo digitale e piu' in
generale con gli altri programmi di e-Health, medici in rete,
certificati di malattia digitali, fascicolo sanitario
elettronico, ecc". Lo riferisce una nota ricordando che si
trattava di una promessa del 20 gennaio, in occasione della
sottoscrizione di un protocollo d'intesa con l'Emilia-Romagna.
"Secondo uno studio di Confindustria Servizi Innovativi e
Tecnologici del 2010- si legge- l'introduzione delle ICT nella
sanita' (medici in rete, ricette e certificati di malattia
digitali, fascicolo sanitario elettronico, prenotazioni di
prestazioni online con pagamenti e refertazione digitale,
telemedicina) comporterebbe un risparmio complessivo stimato in
12,4 miliardi di euro (pari all'11,7% dell'intera spesa del
Servizio Sanitario Nazionale). L'introduzione della sola ricetta
digitale comporterebbe invece un risparmio di circa 2 miliardi di
euro (pari all'1,84% della spesa SSN)".
"Un altro studio, elaborato dal Tavolo della Sanita'
Elettronica (sede istituzionale di confronto tra Regioni e
Province autonome), sostiene che grazie all'introduzione della
ricetta digitale si otterrebbe una riduzione tra 1,8 e 2,1
miliardi di euro annui (pari all'1,6-1,9% della spesa del SSN):
600 milioni di euro derivanti dall'abolizione dei flussi cartacei
e 1,2-1,5 miliardi di euro derivanti dalla riduzione di abusi e
di errori materiali".
(Wel/ Dire)