ORA METTERE AL CENTRO AZIONE LOTTA A 'KILLER DELLA TAVOLA'.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 20 gen. - "La legge
'anti-frodi' e' salva. I chiarimenti arrivati oggi dal ministro
della Salute, Ferruccio Fazio, mettono un punto alla bagarre
sulla 283 del 1962, che resta in vigore grazie alla dicitura
'testo unico' sull'epigrafe in cima al provvedimento. In questo
modo la norma, che fino a ieri sembrava destinata al macero a
causa del decreto 'taglia leggi' di Calderoli, scampa il pericolo
dell'abrogazione e puo' continuare a esercitare il suo ruolo
fondamentale: quello di punire e sanzionare gli illeciti
alimentari come l'adulterazione e la sofisticazione dei cibi". Lo
afferma la Cia (Confederazione italiana agricoltori), commentando
"in modo positivo le precisazioni, quanto mai opportune, del
governo".
Per la Cia "sulla salute dei cittadini non si puo' scherzare,
quindi le autorita' hanno fatto bene a muoversi subito per
chiarire la situazione, anche se il rischio di 'buttare via il
bambino assieme all'acqua sporca' e' stato altissimo. D'altronde,
se oggi la 283 e' salva e' solo grazie a un cavillo giuridico, al
fatto che il decreto di Calderoli fa salvi proprio codici e testi
unici e dunque la norma 'punisci truffe alimentari', recando in
epigrafe la denominazione 'testo unico', non deve ritenersi
cancellata".
La Confederazione italiana agricoltori chiede di fermare
"fraintendimenti e malintesi. Bisogna tornare a mettere al centro
dell'azione la lotta ai 'killer della tavola'. Dato che le frodi
alimentari in Italia sono tante e diffuse - solo nel 2009 i
carabinieri dei Nas hanno scoperto 23.342 infrazioni su 34.675
ispezioni effettuate, sequestrando in 12 mesi ben 39,3 milioni di
chili di merce - e' necessario usare 'tolleranza zero' nei
confronti di chi sofistica e inquina gli alimenti, rendendo i
controlli piu' severi e le sanzioni piu' salate".
(Wel/ Dire)