(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 20 gen. - Vengono sintetizzate
in laboratorio, prodotte in paesi lontani come la Cina, portate
nei paesi dell'est europeo e da qui anche in Italia: sono
sostanze sintetiche derivate dalla cannabis che producono danni e
che hanno causato nel corso del 2010 anche diciotto ricoveri in
ospedale per intossicazione. Spesso non appaiono come droghe, ma
hanno la parvenza (e vengono vendute come) "profumatori
ambientali", "incensi", "concimi per piante": poi pero' vengono
prevalentemente fumati, assunti per via respiratoria o ingeriti,
"con gravi danni per la salute".
La riunione della Consulta degli esperti e degli operatori per
le tossicodipendenze ha affrontato stamane proprio la questione
dei cannabinoidi sintetici e delle relative azioni di contrasto:
sequestri di smart drugs e smart shop , con relativa chiusura
degli esercizi commerciali, sono stati effettuati in 17 citta'
italiane (Verona, Piacenza, Milano, Como, Alessandria, Macerata,
Salerno, Bologna, Vicenza, Roma, Napoli, Vercelli, Lecco,
Trapani, Lodi e ancora Cuneo), mentre controlli e verifiche con
esito negativo sono stati effettuati in altre 76 localita': un
bilancio delle azioni sul campo che si unisce all'attivbita' del
Sistema di allerta precoce e risposta rapida pe'er le droghe, che
raccoglie le segnalazioni delle Forze dell'ordine sulle nuove
sostanza in commercio. I nomi commerciali di queste droghe
sintetiche sono i piu' fantasiosi: Jamaican Gold, Bonzai, Afghan
Incense, Forest Green, Jamaica Spirit, Spice Diamond, Yucatan
Fire, Amazonas, N-Joy. Ma il guaio e' che, precisa il capo del
Dipartimento antidroga Giovanni Serpelloni, "la percentuale di
principio attivo presente nella sostanza e' variabile, per cui il
consumatore non puo' sapere la potenza della sostanza che sta
assumendo" (variazioni dal 2% al 15% di principio attivo possono
avere effetti devastanti).
Nel corso del 2010 si e' giunti alla tabellazione di due
cannabinoidi sintetici di recente creazione e di un'altra
sostanza pericolosa: mefedrone, JWH-018 (noto come N-Joy) e
JWH-073 (noto come Spice). La tabellazione consente alle forze
dell'ordine di rilevare con certezza tali sostanze, che rientrano
a tutti gli effetti nell'elenco delle sostanze proibite. "Altre
sostanze simili a queste - spiega Serpelloni - sono state
individuate e presto grazie ad un accordo con il Ministero della
Salute potremmo inserire in tabella l'intera famiglia di queste
sostanze". In tal modo, si potra' evitare di dover inseguire le
organizzazioni criminali che finora, una volta individuata una
sostanza, ne immettevano sul commercio un'altra lievemente
differente alle analisi di laboratorio per poter sfuggire ai
controlli. "Non potranno piu' prenderci in giro", dice il capo
del Dipartimento. "I controlli sui rivenditori - afferma il
sottosegretario Carlo Giovanardi - che smerciano questi prodotti
utilizzando una copertura commerciale continueranno": nel corso
del 2010, intanto, sono stati sequestrati 3mila tra erbe e
prodotti vari per la preparazione di deodoranti per ambiente,
ventimla confezioni di deodoranti con cannabinoidi sintetici, 7
Kg di cannabinoide sintetico in duemila confezioni di profumatori
per ambiente, 22 Kg della stessa sostanza divisa in panetti, 72
Kg di cannabis indica e circa 2 Kg di cocaina. Le varie
operazioni delle forze dell'ordine hanno infine portato
all'arresto di otto persone ritenute responsabili di traffico
internaizonale di sostanze stupefacenti e alla perquisizione di
122 localki commerciali, erboristerie e smart shop, oltre al
sequestro di una ditta distributrice della sostanza.
(Wel/ Dire)