(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 17 gen. - Dopo la ratifica
della Convenzione, occhi puntati in Europa sugli obiettivi
concreti piu' importanti da raggiungere nel vecchio continente:
il pieno accesso a beni e servizi da parte delle persone con
disabilita', l'affermazione del principio dell'accessibilita'
universale, la totale accessibilita' alle persone disabili delle
prossime elezioni per il Parlamento europeo. Con l'ipotesi, d'ora
in avanti, di lavorare per la ratifica anche del protocollo
opzionale.
Nei giorni scorsi, la vice presidente della Commissione europea
Viviane Reding (che e' anche commissario alla Giustizia, ai
Diritti fondamentali e alla Cittadinanza) ha ricordato
all'Intergruppo sulla disabilita' del Parlamento europeo la sua
soddisfazione per la conclusione del processo di ratifica della
Convenzione, avvenuto lo scorso 23 dicembre, e ha ricordato come
questo passo avanti possa mutare in meglio la vita degli oltre 80
milioni di persone con disabilita' in Europa. Reding ha
sottolineato il fatto che la Commissione europea dovra' d'ora in
avanti agire nel rispetto e secondo le linee stabilite dalla
Convenzione Onu e ha parlato della possibilita' di avviare ora la
ratifica del protocollo opzionale.
Secondo la vicepresidente della Commissione ci sono in
particolare alcuni obiettivi prioritari da raggiungere, ad
iniziare dall'accesso a beni e servizi, che potrebbe essere
inserito nella European Accessibility Act che si ipotizza di
proporre nel corso del 2012. C'e' poi il capitolo
dell'accessibilita' universale, che risuona nella Disability
Mobility Card (definito un esempio concreto per promuovere la
mobilita' delle persone disabili) e quello del lavoro, per il
quale risuona l'idea di un possibile Patto sulla disabilita' da
stipulare fra datori di lavoro e lavoratori. Reding mette poi in
evidenza la necessita' di dati statistici per comparare la
situazione delle persone con disabilita' in tutta l'Unione, ed
esprime la necessita' di fare in modo che le prossime elezioni
per il parlamento europeo siano totalmente accessibili.
L'incontro fra Reding e il presidente dell'Edf Vardakastanis e'
stata anche l'occasione per ribadire l'importanza dell'azione
dell'European Disability Forum e la necessita' del giusto
coordinamento fra le istituzioni europee e il movimento della
disabilita'. Anche il presidente dell'intergruppo Adam Kosa ha
sottolineato l'importanza che la Disability Strategy produca
effetti concreti nella vita di 80 milioni di persone".
(Wel/ Dire)