(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 13 gen. - "Da oltre 10 anni il
centro diurno villa Lais, attraverso la cooperazione sociale,
gestisce la manutenzione del parco dove lo stesso centro e'
situato. Questo progetto, frutto della collaborazione della Asl
Roma C, dell'assessorato alle politiche Sociali del Comune di
Roma e di quello all'Ambiente, ha consentito di garantire un
impiego a diversi utenti del centro psichiatrico assunti dalla
cooperativa 'Il grande Carro' del consorzio Sol.co, grazie
all'affidamento diretto del parco di Villa Lais. Si tratta di una
preziosa esperienza di integrazione lavorativa per soggetti
disagiati che, purtroppo, oggi rischia di volgere, in maniera
definitiva, al termine". E' con queste parole che stamattina Susi
Fantino, presidente del IX Municipio di Roma (San Giovanni), ha
comunicato il suo sconforto sulle sorti del centro diurno di
villa Lais, buon esempio di integrazione sociosanitaria nel
territorio del quartiere Appio e punta di diamante di una
programmazione di interventi a favore della psichiatria studiata
e promossa in un'ottica di equipe multidisciplinare e integrata.
Conseguenza diretta "della decisione del comune di Roma di
modificare le modalita' di affidamento della manutenzione delle
aree verdi cittadine - ha proseguito Fantino -, il progetto oggi
rischia la chiusura. "Il mancato rinnovo dell'affidamento diretto
alla cooperativa Sol.co, dunque, interrompera' - ha continuato la
presidente del Municipio IX - il percorso di inserimento
lavorativo di questi soggetti particolarmente svantaggiati. Un
danno enorme se si considera che si tratta di un processo che
richiede continuita' di supporti e riferimenti nel tempo.
Chiediamo al comune di Roma di intervenire per porre rimedio a
questa grave decisione. Senza questa servizio non solo si
interrompe una significativa e avanzata esperienza di
integrazione sociale e di economia solidale, ma si abbandonera'
all'incuria e all'insicurezza un pezzo di patrimonio del
Municipio IX di Roma. E' inaccettabile che a pagare il peso
dell'inefficienza dell'amministrazione capitolina siano sempre e
solamente quelle fasce sociali piu' deboli che, al contrario,
meriterebbero attenzione e solidarieta'".
Integrazione lavorativa a rischio, dunque, e mancata
manutenzione del parco come ennessima conseguenza. "La villa
inoltre viene cosi' lasciata aperta senza alcuna forma di
manutenzione e di controllo, esponendo - ha chiosato infine la
Fantino - la cittadinanza a rischi e pericoli. Tutto cio' e'
avvenuto senza alcuna comunicazione da parte della Giunta
all'amministrazione municipale. Per l'ennesima volta, dunque,
l'amministrazione capitolina assume decisioni senza coinvolgere
minimamente i governi del territorio".
(Wel/ Dire)