(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 13 gen. - Imparare a gestire un
apiario, ricavarne del miele, e poi spiegare anche ai bambini
delle elementari come si realizza tutto cio'. Lo faranno i
ragazzi disabili del centro diurno dell'Aais (Associazione per
l'assistenza e l'integrazione sociale) di Bracciano, che stanno
imparando a lavorare con le api per poi guidare, sotto la
supervisione dei loro assistenti, le visite scolastiche al
centro. Si chiama "Apiabili" il progetto che unisce le api e le
persone con disabilita' in uno speciale corso di formazione.
"Per ora - spiega Antonella Comini, dell'Istituto
zooprofilattico sperimentale di Lazio e Toscana, uno degli enti
promotori del progetto - sono sei o sette ragazzi con varie forme
di disabilita', ma tutti ritenuti idonei a questa attivita' dalla
psicologa e dal personale che se ne occupa. "La sfida e' che i
ragazzi, oltre a imparare l'apicoltura, facciano anche da guida
ai bambini che verranno in visita", spiega Comini, che racconta
anche come e' nato il progetto. "L'idea iniziale era quella di
fare una fattoria didattica sociale in cui i bambini privi di una
cultura rurale potessero avvicinarsi a questa realta'". Cosi'
sono arrivate le api - scelte anche perche' "sono un bell'esempio
di socialita', con un'organizzazione all'insegna della
cooperazione" - con le loro arnie e tutta l'attrezzatura
necessaria per raccogliere il miele. "Da settembre a novembre si
e' svolto un primo ciclo di lezioni sull'apicoltura: i ragazzi,
opportunamente attrezzati e vestiti con le tute apposite, hanno
gia' fatto una prima lezione pratica in apiario. Le lezioni
riprenderanno ora a marzo, e a primavera inoltrata dovrebbero
cominciare le prime visite delle scuole".
Anche le modalita' della didattica sono all'insegna della
sperimentazione, infatti i docenti dell'Unita' di Apicoltura
dell'Istituto zooprofilattico hanno preparato appositi materiali
didattici per facilitare l'apprendimento dei concetti piu'
complicati attraverso divertenti dimostrazioni pratiche, le
lezioni cosi' strutturate coinvolgono personalmente tutti i
ragazzi e sono aperte a qualsiasi forma di contributo apportato
dai ragazzi stessi. "L'abbiamo chiamato - dice Comini -
insegnamento circolare, per evidenziare il fatto che non si
tratta di un'impostazione frontale ma paritaria, con contributi
molto liberi e lezioni il piu' possibile personalizzate, pensate
per adattarsi alle esigenze dei ragazzi". Oltre a tutto cio', il
progetto ha anche lo scopo di monitorare il fenomeno della moria
delle api da parte dell'Ispra (Istituto superiore per la
protezione e la ricerca ambientale).
Nato all'interno del piu' ampio programma "Curare Educare
Relazionarsi con le Api (C.e.r.a.), che coinvolge i ragazzi
disabili in attivita' formative nel settore dell'apicoltura, il
progetto "Apiabili" si puo' guardare anche all'inverso, dal punto
di vista dei bimbi delle scuole che lo visiteranno, che cosi'
avranno l'occasione per entrare in contatto con una realta'
sociale, quella dei disabili, che spesso non conoscono da vicino.
"I loro assistenti mi hanno riferito che si tratta di ragazzi
molto sensibili verso i bambini", racconta Comini, specificando
che tutte le attrezzature sono gia' al loro posto, e la prossima
estate dovrebbe anche cominciare la prima smielatura.
Sede del progetto e' la fattoria sociale polifunzionale
dell'Aais, che si trova su un appezzamento di circa quattro
ettari di terreno di proprieta' del comune di Bracciano, in cui
e' stato predisposto l'apiario didattico e il laboratorio per la
smielatura. L'Unita' di apicoltura dell'Istituto zooprofilattico
si occupera' anche dell'aspetto igienico-sanitario nella gestione
delle arnie dell'apiario. "Apiabili" e' nato da una
collaborazione tra l'Aais, l'Ispra, l'Izslt e l'Agenzia regionale
per lo sviluppo e l'innovazione dell'agricoltura del Lazio
(Arsial).
(Wel/ Dire)