(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 28 feb. - Progressiva
medicalizzazione e ritardo nella diagnosi di un vero disturbo
mentale. È questo il rischio che si corre qualora il Manuale
diagnostico e statistico dei disturbi mentali (Dsm) redatto
dall'American psychiatric association (Apa) venisse approvato e
pubblicato cosi' come presentato agli esperti di tutto il mondo
per una prima valutazione. L'allarme e' stato lanciato in questi
giorni dall'Ordine degli psicologi del Lazio che nella giornata
di domani ha organizzato un incontro di riflessione dal titolo "I
disturbi di personalita' dal dsm-IV al dsm-5".
L'incontro si terra' presso la Biblioteca nazionale di Roma in
via Castro Pretorio alle ore 9. Si tratta, spiega Marialori
Zaccaria, presidente dell'Ordine del Lazio, di una questione
complessa, per addetti ai lavori, ma con ricadute che potrebbero
coinvolgere tutta la popolazione. La giornata di studio, infatti,
affrontera' le modifiche che verranno apportate al prossimo Dsm.
"Si tratta di un manuale diagnostico di psichiatria che mette
insieme tutte le diagnosi psichiatriche - ha spiegato Zaccaria -.
Per tutti gli operatori della salute mentale nel mondo
occidentale e' una specie di bibbia per le diagnosi. È
considerato tale anche dalle case farmaceutiche, oppure dalle
assicurazioni, o all'interno di perizie".
Il documento viene redatto dall'American psychiatric association
e il prossimo 20 aprile scadra' il limite di tempo stabilito per
accogliere commenti e critiche da parte delle comunita'
scientifiche coinvolte. Suggerimenti che saranno vagliati nei
prossimi mesi fino al 2013, anno della sua pubblicazione. Nel
documento attuale, spiega Zaccaria, ci sarebbe una grave
esclusione di alcune tipologie di patologie. "In questa nuova
stesura vengono ad essere esclusi tutta una serie di disturbi
della personalita' che invece sono clinicamente provati - afferma
-. Questa cosa crediamo sia molto pericolosa. Ci sono anche
alcuni sospetti intorno alla stesura del testo: 400 dei circa 600
ricercatori che hanno lavorato al manuale con una spesa di 25
milioni di dollari hanno detto di aver avuto approcci con le case
farmaceutiche". A parte i dubbi sollevati sulle modalita' di
stesura, le ricadute sulle persone potrebbero essere pericolose.
"La mancata diagnosi di disturbi di personalita' - spiegano
dall'Ordine -, come quelli paranoide, istrionico, narcisistico e
dipendente, avra' conseguenze non riguardo alla cura, ma
determinera' l'impossibilita' di vedere riconosciuto il diritto
ad un eventuale rimborso delle psicoterapia da parte delle
assicurazioni;l'impossibilita' di provare in una causa di
separazione che uno dei partner e' affetto da un disturbo di
personalita', se si richiede l'affido di un minore, e lo stesso
in una causa per mobbing, se il mobber e' un soggetto disturbato
(narcisista patologico). Spesso, alla dipendenza dalla droga si
lega un disturbo narcisistico patologico che si cura con le
psicoterapie e si comprende il danno che ne puo' derivare dalla
cancellazione della malattia: chi e' sano, ne consegue, non ha
diritto ad essere curato". All'incontro di domani partecipera'
anche il primo firmatario di un documento sottoscritto da esperti
americani per apportare le modifiche al Dsm, Jonatham Shedler,
docente alla University of Colorado. "Un cartello di colleghi
americani ha gia' scritto all'Apa per protestare. Noi abbiamo
invitato il primo firmatario di questo documento redatto dai
colleghi americani ed eventualmente stenderemo un ulteriore
documento da inviare all'Apa nella speranza che possano tornare
sui loro passi".
(Wel/ Dire)