FAZIO: "GARANTIRE SALUTE E AIUTO A POPOLAZIONI AFRICANE".
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 28 feb. - La crisi nel
Mediterraneo sta evolvendo rapidamente: per questo il ministro
della Salute, Ferruccio Fazio, ha incontrato ieri pomeriggio a
Copenhagen il direttore regionale per l'Europa
dell'Organizzazione mondiale della sanita' (Oms), Zsuzsanna
Jakab, per discutere come l'Oms Europa puo' lavorare con l'Italia
per affrontare i possibili rischi sanitari connessi con la crisi
libica.
"D'intesa con Palazzo Chigi e con il ministro degli Esteri
Frattini ho incontrato subito la signora Jakab- ha detto Fazio-
perche' dobbiamo fare tutto il possibile per garantire la salute
sia nel nostro Paese sia in Europa, ma anche portare il nostro
aiuto alle popolazioni africane. Abbiamo concordato una serie di
iniziative che vanno dall'aumento della sorveglianza
epidemiologica dei migranti in Italia sino al rafforzamento
dell'assistenza sanitaria nei diversi Paesi coinvolti dalla
crisi".
"In caso di conflitto l'Oms Europa ha lavorato in molte
occasioni per assicurare assistenza sanitaria ai profughi e alle
popolazioni dei Paesi ospitanti- ha dichiarato Zsuzsanna Jakab-
L'Oms Europa e' pronta ad offrire supporto, dove e quando
necessario, in cooperazione con gli altri uffici regionali Oms,
con i governi e con le altre agenzie internazionali".
Nel corso dell'incontro di ieri e' stato concordato che in
relazione all'evoluzione della crisi nel Mediterraneo, il Governo
italiano e l'Oms Europa organizzeranno un incontro a Roma il 18
marzo prossimo a cui saranno invitati altri ministri della Salute
dei Paesi Europei, direttamente coinvolti negli sbarchi,
l'ufficio regionale dell'Oms per il Mediterraneo dell'Est e gli
altri soggetti interessati, per coordinare gli aiuti necessari e
i piani di intervento se la crisi dovesse peggiorare.
Il ministro Fazio e la signora Jakab hanno discusso anche
misure di supporto per la diffusione di servizi sanitari locali
attraverso la cooperazione tecnica a operazioni di sanita'
pubblica come l'aumento della sorveglianza epidemiologica, il
monitoraggio sanitario e il rafforzamento delle misure di
prevenzione nel caso di aumento del flusso di migranti verso il
nostro Paese.
(Wel/ Dire)