(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 24 feb. - Rosy Bindi nega che
ci siano parlamentari del Pd che meditano di lasciare il partito.
"Per fortuna i moderati che restano sono molti, siamo in molti",
dice la vicepresidente della Camera al sit in dove ha firmato per
chiedere le dimissioni del premier. "Si tratta- aggiunge a
proposito delle ultime ore- piu' di voci giornalistiche che di
fatti, e soprattutto si tratta di voci non verificate con gli
interessati".
Bindi ritorna anche sulla riunione di ieri in cui i
parlamentari cattolici del Pd hanno discusso del biotestamento.
E' possibile che il Pd lasci liberta' coscienza? "Io non nego la
liberta' di coscienza- risponde- ma certo non puo' essere la
linea del partito. La linea del partito e' una posizione sui
grandi temi del paese, mentre la liberta' di coscienza e' una
prerogativa di ciascun parlamentare, di ogni persona e di ogni
credente. Ma se sto in un partito e' per ricercare una posizione
politica".
A proposito della possibilita' che sul biotestamento siano
presentati emendamenti diversi da quelli concordati nel Pd,
magari per attrarre i voti anche del centrodestra, Bindi spiega
che "anche la liberta' di coscienza deve essere al servizio della
capacita' del Pd di unire il paese e non di dividerlo come sta
facendo la destra. Finora ci sono solo emendamenti del gruppo Pd,
firmati da tutti i membri della commissione. Ad oggi l'unita' del
partito c'e'".
(Wel/ Dire)