(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 24 feb. - Una storia romantica
e dalle atmosfere virtuali e in cui, alla fine, vince chi non si
droga. È la trama di "Ti porto via con me" (il titolo e'
provvisorio), cortometraggio sulla prevenzione all'uso di alcol e
stupefacenti di cui sono in corso le riprese a Bologna. Oltre
alla fiction, il film conterra' una serie di interviste
realizzate con il telefonino dai piu' giovani ai loro coetanei
sui temi dell'uso di sostanze e di alcol. Il tutto segnato dalla
cifra stilistica del 'virtuale': in primo piano social network e
smart-phone, utilizzati come mezzi di comunicazione tra i
protagonisti della storia cinematografica ma anche - nel caso dei
cellulari - come strumenti di racconto della realta'.
Provengono dalle scuole superiori della citta' (dal Galvani al
Copernico, dall'Aldrovandi-Rubbiani al Sabin) i protagonisti del
film, che vede sugli schermi un cast di una trentina di ragazzi
cui fanno parte anche alcuni studenti universitari: ai ragazzi si
deve non solo la performance attoriale ma anche l'idea originale
e la prima stesura della fiction, poi messa a punto grazie alla
collaborazione di Nelson Bova, giornalista Rai, come supervisore
e del giovane regista bolognese Antonio Saracino. In questi
giorni la troupe e' al lavoro al Synklab: il locale Arci, balzato
alle cronache nei mesi scorsi a causa della morte di un giovane
avventore nei pressi del circolo, ha infatti prestato i propri
spazi come ambientazione per le scene principali della fiction
partecipando cosi' direttamente al progetto di prevenzione.
"Stiamo lavorando attivamente alla messa a sistema di un tavolo
di prevenzione sull'abuso di sostanze e di alcol che non dia
esclusivamente risposte repressive, ma preventive e propositive"
spiega Maria Cristina Zambon, coordinatrice del progetto per il
Comune di Bologna. Il corto, di cui si prevede l'uscita in
primavera, sara' infatti proiettato all'interno delle scuole
bolognesi nel corso delle attivita' di prevenzione.
Nato nell'ambito del progetto "Drug on Street - Guida la notte",
il cortometraggio e' frutto della collaborazione tra il
Dipartimento dei Servizi alle famiglie del Comune di Bologna,
l'azienda Usl (con lo Spazio Giovani e il Pronto Soccorso
dell'Ospedale Maggiore), oltre a Questura e Polizia di Stato,
azienda ospedaliera S. Orsola-Malpighi, Ufficio Scolastico
provinciale, Universita' di Bologna, cooperative Rupe e La
Carovana, Arci, Confcommercio, Confesercenti e Uisp, con i
contributi del Dipartimento politiche antidroga presso la
presidenza del Consiglio dei ministri e della Regione
Emilia-Romagna.
(Wel/ Dire)