(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 21 feb. - Una lettera aperta
che punta il dito sulle verifiche di invalidita', ma anche
sull'uso mediatico delle statistiche, in un clima generale che
parla di sorpresa e amarezza. E' quanto Giovanni Pagano,
presidente dell'Anmic (Associazione nazionale mutilati e invalidi
civili) scrive al direttore dell'Inps, Antonio Mastrapasqua. "In
riferimento alla presentazione dei risultati - scrive Pagano -
sulle verifiche di invalidita' effettuate nel 2010 dall'Inps,
pubblicati in questi giorni con grande risalto da tutti gli
organi di stampa, i disabili italiani, e l'Anmic in particolare -
si sentono sorpresi e amareggiati. Sorpresi, perche' a leggere
ititoli dei giornali sui dati illustrati dall'Inps in merito alle
revoche, un pensionato di invalidita' su quattro sarebbe
automaticamente ritenuto un falso invalido. Amareggiati, perche'
i numeri utilizzati strumentalmente nei titoli a tutta pagina
fanno intendere all'opinione pubblica che fra gli invalidi si
nascondono migliaia di truffatori".
"Ancora una volta - continua Pagano - si scatena la caccia al
capro espiatorio sui cittadini piu' deboli, utilizzando
interpretazioni a dir poco parziali dei dati sulle verifiche
sull'invalidita'. Perche' non spiegare ai giornali, ad esempio,
che le revoche non significano automaticamente la scoperta di
false invalidita'? Le revoche sono infatti causate in moltissimi
casi, come ben sanno gli addetti ai lavori, dalle mancate
comunicazioni Inps del giorno della visita di verifica, oppure
dal semplice abbassamento della percentuale riconosciuta
all'invalido. Includere invece questi casi nel numero complessivo
dei presunti falsi invalidi finisce solo per criminalizzare e
mettere alla gogna mediatica migliaia di cittadini veri invalidi
innocenti ma vilipesi e sbeffeggiati per la loro disabilita'
ritenuta oggi dall'Inps insufficiente per la concessione di
260,27 centesimi al mese".
Pagano precisa che l'Anmic non ha mai messo in discussione
"l'operazione di trasparenza e controllo che l'Inps aveva
preannunciato a tutela dei cittadini onesti: abbiamo piuttosto
indicato subito all'Istituto le disfunzioni e i ritardi nel
sistema di controllo e anzitutto del sistema informatico che,
come ha ammesso l'Inps, ha gia' creato enormi disagi e disguidi
agli invalidi, invece di velocizzare le procedure di
accertamento". "Disguidi e problemi - aggiunge - che peraltro
sono stati gia' indicati in primis proprio dai medici Inps, in
una lettera molto critica scritta ai vertici del loro Istituto".
Pagano ricorda anche gli errori dell'Inps che ha chiamato a
visita "invalidi con patologie irreversibili, sprecando soldi
pubblici e umiliando cittadini disabili gravi, che non possono
certo guarire": errori che hanno toccato anche personaggi noti
(come il presidente del Cip Luca Pancalli) e che Pagano ricorda
colpiscono anche cittadini "meno noti sui quali oggi pesa il
continuo sospetto e persino l'accanimento dei media". La
richiesta inviata a Mastrapasqua e' quella di "tutelare davvero
la dignita' dei disabili italiani", rimediando "a un uso
scorretto e strumentale delle cifre che rischia di danneggiare
una intera categoria di cittadini, gia' messa in grave
difficolta' dalla inadeguatezza del welfare e dalla disattenzione
del mondo politico e istituzionale".
(Wel/ Dire)