ESEGUITO A TRIESTE IL PRIMO INTERVENTO IN ITALIA E IN EUROPA.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 21 feb. - Il primo intervento
con staminali intratecali in Italia, il primo in assoluto in
Europa per il trattamento dell'atrofia muscolare spinale, e'
stato effettuato presso l'ospedale Burlo Garofolo di Trieste dal
dottor Mario Andolina. La paziente e' una bambina di 6 mesi
colpita dalla grave malattia ereditaria.
L'aspettativa di vita della bambina era molto breve, poco piu'
di un anno, anche a causa delle sue condizioni invalidanti, visto
che la patologia costringe alla paralisi. A seguito
dell'intervento le condizioni della bambina appaiono migliorate,
secondo quanto riferiscono i sanitari, e soprattutto si e'
bloccata la tendenza al peggioramento.
"L'iniezione per via lombare di cellule staminali
'mesenchimali' (staminali adulte)- spiega Andolina- puo' offrire
reali vantaggi in termini di movimenti spontanei e soprattutto di
miglioramento di respiro e deglutizione nella SMA1. Il programma
di minima era di arrestare almeno l'evoluzione della malattia; in
Maria, invece, siamo riusciti a ottenere la ricomparsa di
movimenti che erano perduti da mesi. Non sappiamo fino a che
punto arrivera' il miglioramento- prosegue- ora e' troppo presto
per parlare di guarigione. Sappiamo solo che certamente la
bambina non e' destinata a morire per polmonite 'ab ingestis' o
per paralisi respiratoria. Questa prima fase della terapia ci da'
del tempo prezioso per trovare una soluzione burocratica che ci
permetta di utilizzare cellule mesenchimali modificate in modo da
maturare verso la linea neuronale".
L'atrofia muscolare spinale provoca la morte del secondo
motoneurone, vale a dire delle cellule nervose del midollo
spinale che trasmettono ai muscoli gli ordini ricevuti dal
cervello. Oltre alla paralisi e all'impossibilita' di deglutire,
i pazienti mostrano segni di soffocamento, tanto che gia' dopo
pochi mesi i bambini sono costretti alla respirazione assistita e
al nutrimento artificiale. Dall'intervento Maria ha ricominciato
a muovere le braccia, beve il latte e non mostra segni di
soffocamento.
(Fonte: www.italiasalute.leonardo.it)
(Wel/ Dire)