(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 17 feb. - E' stato inaugurato
all'Universita' della Calabria il primo percorso per non vedenti
e ipovedenti attivato da un ateneo italiano. Si tratta di un
sistema all'avanguardia realizzato grazie all'utilizzo delle
tecnologie piu' avanzate nel settore: il percorso per non vedenti
e' il risultato di una sinergia particolarmente felice che
l'Unical ha avviato da tempo con l'Unione italiana ciechi. Dalla
collaborazione tra il responsabile del settore barriere
architettoniche dell'associazione, Giuseppe Bilotti, e l'ufficio
tecnico dell'ateneo coordinato da Renato Greco e Anna Maria
Baudille, insieme al delegato del rettore per i servizi agli
studenti con disabilita', Maria Adele Losso, e' stato realizzato
il primo stralcio di un progetto che dovra' essere completato in
seguito, appena saranno disponibili le risorse necessarie.
Il tracciato iniziale che i non vedenti potranno utilizzare, a
partire proprio da questi giorni, e' lungo circa un chilometro e
mezzo e si estende dalle pensiline vicino le fermate degli
autobus, praticamente all'ingresso del Campus, per tutto il ponte
carrabile, con accesso ai vari cubi e alle aule. Il percorso
arriva, inoltre, fino alla segreteria studenti, l'aula magna, il
centro Linguistico, la mensa, la biblioteca, la banca e lo
University Club. Il progetto sfrutta le tecnologie e i risultati
di un importante lavoro di ricerca denominato "SeSaMoNet" che e'
l'acronimo di "Secure and safe mobility network", ed e' un
brevetto della Commissione europea, sviluppato dall'Institute for
protection and security of the citizen (Ipsc) del Joint Research
Centre dell' Ispra, dedicato alla mobilita' e l'orientamento di
persone ipovedenti e non vedenti.
Il principio sul quale si basa il percorso e' l'uso di
transponder passivi Rfid, atti alla realizzazione di percorsi
guidati in determinati luoghi. In pratica si tratta di chip a
basso costo gia' utilizzati per l'identificazione elettronica di
bestiame. Il sistema e' costituito da un bastone, un auricolare
Bluetooth e da un palmare o cellulare. All'interno del bastone e'
inserita un'antenna dotata di un trasmettitore Bt. L'antenna
rileva il segnale trasmesso dai trasponder, i quali, a loro
volta, inviano gli stessi segnali al dispositivo mobile
contenente un database con le informazioni relative alla zona
mappata. Con l'ausilio dell'auricolare, applicato al proprio
telefono cellulare, l'utente ricevere le informazioni sul
percorso e su come muoversi per raggiungere la destinazione
prescelta.
Il brevetto della commissione europea e' stato installato, ad
oggi, in solo tre citta' italiane: il policlinico Gemelli di
Roma, nel parco dei Ciclamini di Udine e a Varese. Cosenza ha un
primato ancor piu' prestigioso: l'Unical e' il primo ateneo
europeo ad aver realizzato un percorso per non vedenti
tecnologicamente avanzato, sperimentato e garantito dalla Ue.
Costo del progetto 170mila euro stanziati dal bilancio di ateneo.
L'Unical fornira' agli studenti ipovedenti iscritti i nuovi
bastoni dotati dell'antenna, con i quali potranno muoversi
liberamente all'interno del campus. Inoltre, ha previsto
l'acquisto di un numero maggiore di "bastoni intelligenti" da
offrire agli utenti affetti da cecita' che visiteranno in futuro
l'ateneo. Anna Maria Palummo presidente regionale dell'Unione
italiana ciechi, ha salutato con favore il progetto e ha
dichiarato: "Con questa iniziativa, autonomia e indipendenza
diventano diritti condivisi. Il percorso abbatte le barriere
architettoniche e i pregiudizi e permette l'accesso alla cultura
e alla vita sociale da parte dei soggetti disabili". Per il
rettore Giovanni Latorre si tratta di "un progetto innovativo che