IL NUOVO BANDO NON PREVEDE IL SERVIZIO PER LE ORE NOTTURNE
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 17 feb. - "Scopriamo con
sconcerto che la giornata tipo di una persona sorda dura 18 ore
contro le 24 di una normodotata". Il riferimento nelle parole di
Ida Collu, presidente nazionale dell'Ente nazionale sordi, e'
alla sottotitolazione dei programmi Rai. Il bando con cui
l'azienda del servizio pubblico radio televisivo affida il
servizio di sottotitolazione dei programmi fino al termine del
contratto di servizio 2010-2012 - denuncia l'Ens - non prevede
per l'azienda alcun obbligo di sottotitolare o tradurre in Lis i
nuovi canali sulla piattaforma digitale terrestre. "La gara -
scrive l'associazione in una nota - mira ad aggiudicare la
sottotitolazione di circa 10 mila ore di programmi solo sulle tre
reti generaliste e soltanto nella fascia oraria dalle06 alle 24".
"Da un lato - dichiara Collu - i sordi vengono tagliati fuori da
tutta l'offerta televisiva sui nuovi canali digitali e dall'altro
viene loro preclusa a priori la possibilita' di fruire, anche
sulle reti generaliste, dei programmi nella fascia oraria
notturna". Il passaggio al digitale terrestre, annunciato come
maggiore offerta di programmi e migliore qualita', rischia cosi'
di non coinvolgere i non udenti a causa della "scure economica
che la Rai ha abbattuto sull'intero settore della
sottotitolazione - continua la nota - e che rischia di produrre
danni irreversibili alla qualita' del servizio, gia' seriamente
compromessa negli ultimi due anni". Secondo l'Ens gia' nel 2009
c'era stato un crollo qualitativo della sottotitolazione
preregistrata a causa della "gara al ribasso bandita dalla
Direzione produzione Rai. In quella occasione la base d'asta era
stata di9,85 europer minuto di sottotitolazione e la ditta
aggiudicataria aveva offerto un ribasso del 50% circa (4,63 euro
per minuto), provocando la fuga dal settore di tutti i
professionisti sottotitolisti che vi avevano lavorato per oltre
20 anni e di conseguenza uno scadimento qualitativo che aveva
scatenato la rabbia e l'indignazione degli utenti sordi".
Per l'associazione il nuovo bando non rimedia allo scadimento
del servizio , ma "sferra un vero e proprio colpo di grazia
all'intero settore, riproponendo una gara col criterio del prezzo
piu' basso, ma questa volta con una basa d'asta di4,70 euroal
minuto", su cui offrire il ribasso.A queste condizioni, e'
inevitabile relegare "l'attivita' di produzione dei sottotioli,
prima realizzata da professionisti preparati con oltre 20 anni di
esperienza, alla logica del call center che sforna sottotitoli in
quantita', di pessima qualita' e a bassissimo costo". La nota
segnala inoltre il timore che nel contratto di servizio
2010-2012, ancora non formato non vengano accolti gli emendamenti
apportati dalla Commissione di vigilanza che reintroducevano
l'obbligo di sottotitolare i nuovi canali digitali. "Solo cosi'
si spiega la pubblicazione di un bando che viola palesemente la
volonta' del parlamento, le linee guida al contratto di servizio
dell'Agcom, le risoluzioni del parlamento europeo in materia di
accessibilita' della programmazione, la convenzione Onu sui
diritti delle persone con disabilita' e la nostra Costituzione".
Se la Rai non dovesse tornare sui suoi passi" conclude Collu "ci
batteremo in ogni sede per tutelare i diritti e la dignita' degli
utenti sordi".
(Wel/ Dire)