LA PICCOLA PALESTINESE SALVA DOPO UNDICI ORE DI INTERVENTO.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 14 feb. - Il trapianto di
fegato alla piccola Intisar e' andato a buon fine. Dopo undici
ore di sala operatoria al Bambino Gesu', il professor Jean de
Ville e' riuscito a salvare la vita alla palestinese di cinque
anni affetta da un gravissimo epatoblastoma, una forma rara che
rappresenta circa l'1% di tutti i tumori dell'infanzia. E' quanto
si legge in una nota, che spiega: "Intisar e' stata trasferita da
Gaza in Italia grazie alle attivita' dei volontari della Angels
onlus che, assieme all'interessamento del ministero degli Esteri,
ha potuto assolvere rapidamente alle pratiche internazionali
necessarie. La storia della piccola di Gaza ha da subito
mobilitato l'intera comunita' internazionale".
Dopo un primo periodo di chemioterapia presso il dipartimento
di Oncologia pediatrica del Policlinico Umberto I di Roma,
diretto da Anna Clerico, "si e' da subito appreso che la bimba,
viste le dimensioni del tumore, necessitava di un trapianto di
fegato- spiega Benedetta Paravia, portavoce e vicepresidente
della Angels- In questi giorni di polemiche poco costruttive e di
grandi cambiamenti internazionali. Il nostro operato verso una
bimba, a cui veniva negato il diritto di vivere, e' stato
possibile grazie alla solidarieta' degli italiani e della
Cooperazione internazionale. Ringrazio il ministro Franco
Frattini, le autorita' competenti israeliane, il consolato
Italiano di Gerusalemme e il nostro rappresentante volontario a
Gaza, Abdelwahhab al Borno, che dall'inizio ha assistito la
famiglia per le pratiche necessarie alla partenza".
Il programma umanitario della Angels, denominato 'L'Italia ha
un cuore per tutti', "nel rispetto per le diverse culture e
religioni, si adopera affinche' il nostro Paese possa offrire
esempi di integrazione e solidarieta'. Intisar ora ha un nuovo
fegato e potra' avere una vita normale. Tra due giorni, tramite
la Onlus, la mamma e gli altri due figli raggiungeranno la
bambina e il suo papa' per assistere Intisar nella lunga
convalescenza".
(Wel/ Dire)