(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 14 feb. - In seguito ad alcune
segnalazioni la Lega Italiana per la Lotta contro l'Aids e'
venuta a conoscenza del fatto che le persone che vivono con l'Hiv
non possono lavorare con Lufthansa Italia come personale di volo
(steward e hostess).
Un'informazione non immediatamente esplicitata da Lufthansa
Italia, forse non a caso: la richiesta di un test Hiv negativo,
infatti, viene avanzata solamente in sede di assunzione, quindi
dopo e non prima aver superato le selezioni.
La Lila ritiene che tale richiesta sia ingustificata,
illegittima e discriminatoria. Non e' infatti il singolo datore
di lavoro, a sua discrezione, a poter decidere che lavoro possano
o non possano fare le persone sieropositive, bensi' la legge. E
la legge, in Italia e non solo, dice ben altro. Le procedure di
assunzione di Lufthansa contrastano con la legge 135 del 1990 e
con lo Statuto dei lavoratori (legge 300 del 1970), ma anche con
la normativa dell'International Labour Office (Ilo),
l'Organizzazione Internazionale del Lavoro, agenzia delle Nazioni
unite che riunisce governi e associazioni imprenditoriali e
sindacali.
L'Ilo ha emesso nel corso del 2010 la "Raccomandazione su Hiv e
Aids e mondo del lavoro", che contiene disposizioni riguardo i
programmi di prevenzione e le misure antidiscriminatorie a
livello nazionale e aziendale, e che si va ad aggiungere al
"Codice di Condotta sull'Hiv/Aids e il mondo del lavoro" dell'Ilo
del 2001: entrambi i documenti escludono, come la legislazione
italiana, che un datore di lavoro possa richiedere un test Hiv.
La Lila ha tradotto in italiano e reso disponibile il testo della
Raccomandazione dell'Ilo, e giusto in questi giorni lo sta
inviando al Governo e ai ministeri competenti (Lavoro e Salute),
per agevolare e sollecitare una risposta. La Raccomandazione va
infatti portata in Parlamento e accolta nella nostra
legislazione, come richiesto dall'Ilo e come sancito dalla sua
Costituzione, entro giugno 2011, con una procedura che comprende
il coinvolgimento della parti sociali e della societa' civile
impegnata sui temi di Hiv e Aids.
Il mondo del lavoro e' uno dei luoghi strategici in merito a
prevenzione e riduzione di stigma e discriminazioni nei confronti
delle persone che vivono con l'Hiv. La Lila ritiene inammissibile
che Lufthansa Italia possa, a sua esclusiva discrezione e
all'interno di una procedura quantomeno discutibile, richiedere
il test Hiv alle persone in palese contrasto alle normative
vigenti.
(Wel/ Dire)