(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 10 feb. - Si impongono scelte
obbligate per la sanita' abruzzese. Lo afferma la Commissione
parlamentare d'inchiesta sugli errori sanitari e i disavanzi
sanitari regionali. Oggi, infatti, si e' tenuta l'audizione del
presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi, Commissario ad
acta per il Piano di rientro, e del subcommissario Giovanna
Baraldi. Nella sua introduzione il presidente della Commissione
Orlando ha riassunto i termini della situazione finanziaria e
fatto richiamo ai casi di presunti errori sanitari e a
segnalazioni relative al funzionamento del Servizio sanitario
nazionale, anche con riferimento alle strutture carcerarie di
Teramo e di Sulmona. "Di fronte alla grave situazione finanziaria
della sanita' abruzzese- ha sottolineato Orlando- si impongono
scelte chiare ed obbligate, nel rispetto del Piano di rientro e
dell'esigenza inderogabile di garanzia del diritto alla tutela
della salute dei cittadini".
Il presidente Chiodi e il subcommissario Baraldi hanno
successivamente fornito un quadro delle disfunzioni e delle
anomalie registrate nel corso della precedente gestione regionale
e hanno indicato le azioni poste in essere e programmate per
farvi rimedio, ribadendo, come gia' fatto in precedenza sulla
stampa e in altri sedi, l'abnorme peso di interessi localistici e
l'abnorme moltiplicazione di strutture pubbliche e private con
conseguente inappropriata crescita di posizioni dirigenziali e di
posti letto.
Il presidente Chiodi, nell'illustrare la situazione, ha
inoltre posto l'attenzione sulla presenza di diverse strutture
private accreditate non in linea con la vigente normativa e il
patologico affidamento, pressoche' esclusivo, del servizio di
riabilitazione a strutture private. Il presidente Orlando, cosi'
come altri parlamentari intervenuti durante l'audizione, ha
evidenziato come, "negli anni 2004/2007 la Corte dei Conti abbia
censurato la distrazione di risorse previste per il servizio
sanitario ad uso diverso dallo stesso servizio" ed ha
sottolineato "l'enorme costo dell'esplosione del debito, costo
non corrispondente ad un effettivo miglioramento del servizio
reso ai cittadini".
Dopo due ore di audizione, la Commissione ha ritenuto di dover
richiedere al presidente Chiodi di fornire, in maniera analitica,
un elenco delle scelte effettuate durante la sua gestione, con
indicazioni sui tagli dei settori pubblico e privato, delle
strutture e dei dipartimenti nonche' sulle modalita' di
riconversione degli ospedali, con connessa indicazione di
intervento e, in generale delle misure disposte per garantire
l'effettiva tutela del diritto alla salute dei cittadini
abruzzesi, specie se residenti in zone di montagna o di difficile
accesso. La Commissione ha, inoltre, chiesto di conoscere come la
Regione abbia tutelato ed intenda tutelare l'interesse pubblico,
con riferimento ai procedimenti in atto davanti all'autorita'
giudiziaria penale e davanti alla Corte dei Conti e relativi alla
passata gestione cosi' come ha richiesto dati sul contenzioso in
sede amministrativa e civile aventi come oggetto atti e scelte
della nuova gestione della sanita' in Abruzzo.
"La Commissione d'inchiesta- ha aggiunto Orlando- resta in
attesa di conoscere ogni eventuale caso di denunciate iniquita',
collusioni e privilegi e ha sottolineato l'esigenza di una
specifica relazione sui controlli posti in essere o programmati
per evitare il ripetersi di anomalie sprechi e disservizi. Nel
supplemento di documentazione richiesta, la Commissione ha
inoltre voluto sottolineato la necessita' di far pervenire
specifiche notizie in merito alle criticita' e alle conseguenze,
nel servizio sanitario della regione Abruzzo, verificatesi a
seguito del drammatico terremoto del 6 aprile 2009. Abbiamo,
infine, deliberato di procedere ad un supplemento di audizione
che vertera' sui dati e sugli elementi di conoscenza che il
presidente Chiodi si e' impegnato a far pervenire al piu' presto".
Agli auditi e' stata consegnata una tabella riassuntiva di 7
casi di presunto errore sanitario verificatisi nella Regione e
rispetto ai quali la Commissione attende eventuali ulteriori
elementi di chiarimento da parte del competente assessorato.
(Wel/ Dire)