(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 10 feb. - I bambini che si
nutrono prevalentemente con alimenti considerati poco salutari,
in particolari fritti, dolci e carni sottoposte a processi di
trasformazioni complessi, mostrano anche un'intelligenza meno
brillante. La notizia arriva da uno studio della Bristol
University, pubblicata sul Journal of Epidemiology and Community
Health, che ha preso in esame quasi 4000 bambini fra i 3 e gli 8
anni e le loro abitudini alimentari. I ricercatori hanno diviso i
bambini in tre gruppi; i primi hanno seguito un'alimentazione a
base di cibi pronti e ricchi di grassi e zuccheri; i secondi un
regime alimentare caratterizzato dal consumo di carne, verdure e
patate; gli ultimi una dieta molto piu' equilibrata a base di
verdure, pesce e frutta.
In seguito, i ricercatori hanno sottoposto i bambini a una
serie di test per verificarne le capacita' intellettive e
cognitive, scoprendo un legame evidente fra il tipo di
alimentazione e il livello di quoziente intellettivo. Gli
scienziati hanno tenuto conto di una serie di fattori che
avrebbero potuto alterare i risultati, ad esempio il livello di
istruzione dei genitori, le condizioni socio-economiche della
famiglia di appartenenza, la durata dell'allattamento al seno.
Al netto di tali fattori, gli scienziati hanno potuto
concludere che l'intelligenza dei bambini con un'alimentazione di
scarsa qualita' era leggermente inferiore a quella normale. "Lo
sviluppo del cervello- spiega Emmett Pauline, coordinatore dello
studio- e' molto rapido nei primi anni di vita. Sembra che cio'
che accade piu' in la' negli anni sia invece meno importante".
(Wel/ Dire)