L'UFFICIO SCOLASTICO: SI RISCHIA DI OTTENERE L'EFFETTO OPPOSTO.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 7 feb. - "È sbagliato puntare
sull'aumento delle ore di sostegno per favorire l'integrazione
scolastica dei bambini con disabilita'". Lo ha dichiarato oggi
Giuseppe Colosio, direttore dell'Ufficio scolastico regionale:
"Esagerando la medicalizzazione e la custodia -spiega-, si
rischia di ottenere l'effetto opposto. Evidenziando la
disabilita' si ottiene piu' emarginazione". Un'alternativa
sarebbe quella di fornire piu' competenze in materia di
disabilita' agli insegnanti di italiano, matematica, scienze. Una
misura che pone l'accento sul fatto che il bambino disabile fa
parte della classe quanto gli altri, e che quindi tutti gli
insegnanti devono essere in grado di gestirlo.
"Dal punto di vista culturale, sono d'accordo -commenta
Giovanni Merlo, direttore di Ledha-. Ma spero che non sia una
scusa per giustificare la riduzione di risorse che spettano di
diritto ai bambini disabili". Merlo si dichiara favorevole a un
dibattito sul modo in cui gestire le risorse, che non devono
essere necessariamente destinate all'aumento delle ore di
sostegno: "Ma il punto di partenza per discuterne dev'essere che
esse vengano stanziate. E questo non succede".
Merlo fa riferimento alla sentenza del Tribunale di Milano, che
il 10 dicembre scorso ha condannato il ministero dell'Istruzione
e l'Ufficio scolastico regionale per discriminazione, in seguito
alla riduzione del numero di ore di sostegno in alcune scuole
milanesi. Una sentenza che una decina di giorni fa e' stata
impugnata dall'Ufficio scolastico: "Non abbiamo diminuito le
risorse, anzi, abbiamo aumentato con 554 posti in deroga il
numero degli insegnanti di sostegno" commenta Colosio. Ma perche'
allora le famiglie avrebbero presentato un ricorso? "Spesso le
famiglie non capiscono o sono consigliate male da associazioni
che vogliono attirare l'attenzione mediatica" spiega il direttore.
Ma per Merlo il problema rimane: "L'aumento degli insegnanti di
sostegno non e' sufficiente. È vero che non c'e' stato un vero e
proprio taglio, ma i bambini disabili sono aumentati e le ore di
sostegno sono rimaste le stesse. Il che equivale a un taglio".
(Wel/ Dire)