(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 15 dic. - All'Ospedale
Sant'Orsola il primo intervento in Italia con la "pistola
salvacuore", un nuovo ausilio, che permette di intervenire sul
cuore battente con la riduzione della durata dell'operazione e
dell'anestesia. E' destinato soprattutto agli anziani che
soffrono di stenosi valvolare (il deposito del calcare sulla
valvola aortica) che ostacola la circolazione del sangue
provocando difficolta' respiratoria e dolori. "Si tratta di
patologie in continuo aumento legate all'innalzamento dell'eta'
della popolazione che, spesso, richiedono procedure mini invasive
perche' rivolta gli anziani presentano gia' altre patologie di
base e l'approccio chirurgico e' difficile" spiega il direttore
sanitario dell'Ospedale Sant'Orsola Mario Cavalli.
La prima paziente in Italia (la sesta in Europa) e' stata
operata qualche settimana fa dall'equipe di Roberto Di
Bartolomeo, direttore U.O. Cardiochirurgia. E' una bolognese di
86 anni che dopo una settimana ha potuto lasciare l'ospedale.
L'intervento e' durato meno di 2 ore. "Abbiamo costituito a
Bologna l'unico centro in Italia con un'equipe di professionisti
in grado di affrontare qualsiasi tipo di intervento
cardiochirurgico" sottolinea Di Bartolomeo. Negli ultimi 10 anni
all'Ospedale Sant'Orsola e' aumentato il numero dei pazienti con
la stenosi valvolare. In totale nel periodo dal 2003 al 2010 la
malattia e' stata diagnosticata a 1.248 persone con l'eta' media
di 72,3 (la mortalita' e' stata del 3,9%).
In circa la meta' dei casi la persona non puo' essere sottoposta
a una procedura standard di sostituzione valvolare (che avrebbe
una durata di 3-4 ore) per possibili rischi collaterali, ad
esempio stress renali. "L'uso della 'pistola salvacuore' permette
di somministrare l'anestesia loco-regionale, riducendone il tempo
circa della meta'. Anche se per evitare il disagio del paziente
viene spesso scelta l'anestesia generale nella modalita'
ridotta," sottolinea Guido Frascaroli, direttore dipartimento
cardio-toraco-vascolare. Si stima che il nuovo tipo di intervento
con la "pistolasalva cuore" possa essere un'opzione per gli oltre
20 mila pazienti italiani affetti da stenosi valvolare. Senza
l'intervento l'aspettativa di vita del paziente e' al massimo di
3 anni.
Con il nuovo ausilio e' possibile inserire rapidamente,
attraverso un taglio di soli 7-8 centimetri che rende minimo il
sanguinamento, inserire una protesi biologica che lega il cuore
all'aorta evitando la valvola malata. Cosi circa il 70% del
sangue passa direttamente dalla protesi. Questo intervento e'
stato inventato da circa 30 anni, ma per la mancanza delle
tecnologie necessarie per intervenire sul cuore battente, la
procedura a oggi non era molto diffusa.
(Wel/ Dire)