(DIRE) Roma, 7 dic. - Il sociale in Italia e' in ginocchio. E'
quanto emerge dell'ultima ricerca del Centro studi Sic Sanita' in
cifre di FederAnziani, che ha messo sotto la lente di
ingrandimento quanto accaduto negli ultimi anni al settore.
Questo ha visto le proprie risorse ridursi progressivamente con
le ultime manovre, fino alla correttiva di luglio, che in tre
anni hanno ridotto dell'80% i fondi statali del settore. Il fondo
per le politiche sociali e' sceso dai 929 milioni del 2008 a 273
milioni. Le risorse per la famiglia sono passate da 346 milioni a
51, quelle per le politiche giovanili da 137 milioni a 12, mentre
il fondo per l'affitto da 205 milioni e' stato progressivamente
ridotto fino ai 32 milioni di quest'anno. I finanziamenti per
l'infanzia, l'inclusione degli immigrati e, soprattutto, per la
non autosufficienza sono stati addirittura azzerati.
Complessivamente la spesa statale sociale e' scesa da 2,5
miliardi a poco piu' di 500 milioni all'anno.
Alla luce di tali dati FederAnziani fa appello al presidente
del Consiglio Mario Monti affinche' dia un concreto sostegno alla
non autosufficienza, prima causa di impoverimento in Italia dopo
la perdita del lavoro, che interessa circa 2 milioni di famiglie.
"Proponiamo l'istituzione, presso l'Inps, di un nuovo Fondo per
la non autosufficienza- dichiara Roberto Messina, Presidente di
FederAnziani- che sostituisca quello per l'indennita' di
accompagnamento, e la creazione di buoni servizio che le famiglie
possano utilizzare per le spese di assistenza personale e a
domicilio o quota Rsa nell'ambito di progetti di sostegno
all'autonomia ed al nucleo familiare. Le Regioni ne regolerebbero
l'utilizzazione e le modalita' di rendicontazione, definendo i
criteri di autorizzazione e di accreditamento di organismi e
strutture che erogano le prestazioni, nonche' i requisiti
professionali di operatori ed assistenti familiari. Gli utenti o
le famiglie sceglierebbero gli operatori nell'ambito dei soggetti
accreditati o fra gli operatori iscritti ad appositi albi tenuti
dai comuni".
(Wel/ Dire)