SANITÀ. MANOVRA, FEDERFARMA: INIQUA, E TRADISCE PAROLE MONTI
'APRIRE INVECE PIÙ FARMACIE PER CREARE SVILUPPO'.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 12 dic. - Le farmacie italiane,
riunitesi a Roma in assemblea per discutere i contenuti della
manovra del governo, hanno approvato con compattezza e forte
unita' di intenti la posizione da adottare nei confronti della
manovra di governo. Le farmacie di Federfarma, in una nota,
"confermano la disponibilita' a dare il loro contributo per
salvare l'Italia, ma solo nel rispetto della professione e del
ruolo di presidio sanitario della farmacia, rifiutando ogni
ipotesi di distribuzione dei farmaci con ricetta al di fuori
della farmacia.
Le misure riguardanti il servizio farmaceutico contenute nella
manovra sono penalizzanti, recessive e inique, tutto il contrario
rispetto ai principi enunciati all'opinione pubblica dal
Presidente del Consiglio Monti".
Sono penalizzanti "perche', con la vendita di medicinali con
ricetta medica in ogni luogo, verrebbe smembrata l'attivita'
delle farmacie e snaturato il loro ruolo di presidio sanitario,
universalmente riconosciuto e apprezzato". Sono recessive
"perche' costituiscono semplicemente un travaso di fatturato da
alcuni operatori ad altri, con la certa creazione di condizione
di precarieta' sia per le farmacie che per le parafarmacie".
Sono inique ancora "perche' avvantaggeranno di fatto un unico
soggetto, la Grande Distribuzione Organizzata, che con la sua
capacita' attrattiva realizzera' l'obiettivo di destabilizzare la
rete delle farmacie dopo aver distrutto quella degli esercizi
commerciali di vicinato".
Federfarma propone che "vengano aperte piu' farmacie in tempi
brevissimi, creando cosi' un vero sviluppo, nuovi posto di lavoro
e un reale miglioramento del servizio sul territorio a tutela
della salute del cittadino. Le farmacie ribadiscono il proprio no
all'uscita della ricetta medica dalla farmacia".
(Wel/ Dire)
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