(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 1 dic. - "Una gran bella
boccata d'aria per la case famiglia": cosi' Luigi Vittorio
Berliri, presidente della cooperativa Spes contra Spem, commenta
la buona notizia che arriva dal Campidoglio, dopo l'approvazione
dell'assestamento di bilancio: uno stanziamento di 1, 850 milioni
destinati alle 54 strutture che, a Roma, ospitano 384 persone
disabili non autosufficienti. Sulla questione, ripetuti allarmi
erano stati lanciati, nei mesi scorsi e ancora qualche giorno fa,
dalle cooperative sociali che gestiscono, con risorse da tempo
inadeguate, le case famiglia. "Avevamo chiesto al comune 3
milioni di euro per quest'anno - spiega Berliri, uno dei
principali animatori di questa battaglia - ma questa ci sembra
una prima risposta. Abbiamo bisogno, complessivamente, di 15
milioni di euro: speriamo che questo sia il primo passo di un
lungo cammino, un momento strutturale non un gesto di elemosina".
E' quindi scongiurato il rischio chiusura delle case famiglia,
che era stato annunciato, in mancanza di risorse, entro il 31
dicembre prossimo: "Nessuna struttura chiudera' - rassicura
Berliri - Speriamo solo che la chiusura non sia rinviata di 12
mesi. Intanto, ringraziamo i consiglieri comunali di maggioranza
e opposizione, che non hanno condotto una battaglia personale, ma
condivisa da tutto il consiglio comunale. E ringraziamo i
giornalisti, che ci stanno seguendo e ci permettono di dar voce a
chi non ha voce".
Soddisfatto Daniele Ozzimo, vicepresidente della Commissione
Politiche Sociali e consigliere Pd di Roma Capitale:
"L'importante stanziamento - ricorda - arriva dopo ben due atti
approvati dall'assemblea capitolina (la mozione del settembre
2010 e il recente ordine del giorno presentato dal collega
voltaggio) attraverso l'approvazione dell'ordine del giorno e del
sub emendamento che ha inserito all'interno del maxi emendamento
di giunta le risorse da noi richieste. Rimangono comunque
precarie le condizioni delle 54 case famiglia romane. Per questo
continua l'impegno del Partito Democratico e dell'opposizione
tutta per scongiurare la chiusura di queste importanti ed
insostituibili realta'".
(Wel/ Dire)