(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 1 dic. - Riflessione e punto
della situazione sulle epatiti. È l'obiettivo della 'Conferenza
sulle Epatiti', un evento presentato al ministero della Salute e
che rientra tra le iniziative proposte dall'Organizzazione
mondiale della Sanita' per la celebrazione della Giornata
mondiale delle Epatiti 2011 ed ha l'obiettivo di fare il punto
sulle epatiti e sul loro profilo epidemiologico a livello
nazionale e mondiale ma anche quello di porre la riflessione e il
confronto tra diversi interlocutori sulle possibili strategie da
adottare per il futuro.
Le epatiti virali, in particolare quelle da virus B e C,
rappresentano un rilevante problema di sanita' pubblica oltre che
per la loro frequenza anche per l'alta percentuale di casi che
possono cronicizzare e sviluppare nel tempo malattie gravi, come
la cirrosi e il cancro del fegato. Secondo stime dell'Oms circa
1/3 della popolazione mondiale si e' infettata con il virus
dell'epatite B (Hbv), circa 350 milioni di persone sono
cronicamente infette ed ogni anno si verificano 4 milioni di
nuovi casi. Le persone cronicamente infette con il virus
dell'epatite C (Hcv) sono circa 170 milioni e si verificano ogni
anno 3-4 milioni di nuovi casi.
In Italia, l'incidenza di queste infezioni si e' ridotta, da
un lato per il miglioramento, negli ultimi cinquant'anni, delle
condizioni igieniche e socio-economiche della popolazione e per
la maggiore conoscenza delle vie di trasmissione; dall'altro, per
l'epatite B, grazie all'introduzione della specifica
vaccinazione, nel 1991, nel calendario vaccinale per tutti i
nuovi nati e - nei primi 12 anni di applicazione della legge- per
tutti gli adolescenti compresi nel 12° anno di eta'. D'altro
canto, nel nostro Paese, si e' andata parallelamente delineando
una vera e propria emergenza sanitaria, dovuta all'elevata
prevalenza di patologie epatiche croniche e tumori del fegato,
causate dalle infezioni da virus dell'epatite B e C avvenute tra
gli anni '60 e '90.
(Wel/ Dire)