(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 14 apr. - Mauro, 39 anni, posa
con guanti e casco da saldatore. Antonietta, 34 anni, sorride
nella sua divisa da addetta delle pulizie. Massimo, 38 anni,
tiene in mano il rastrello con cui si occupa del giardino di una
casa di cura.
Sono alcune delle immagini di "68/99. Calcolami. Ho i numeri per
lavorare", la campagna pubblicitaria sull'inserimento lavorativo
dei disabili, realizzata dall'associazione "Quelli del sabato" di
Bellinzago Novarese (No) e dalle Acli novaresi, con il patrocinio
del Comune, della Provincia e della Regione Piemonte.
Un'iniziativa pensata per essere diffusa a livello locale, ma che
dopo aver ricevuto il patrocinio di Pubblicita' progresso, aspira
a raggiungere una diffusione nazionale. "Abbiamo scelto di
investire in un lavoro di questo tipo perche' molte aziende,
spesso per ignoranza, sono spaventate all'idea di assumere
disabili. Vogliamo comunicare che anche le persone disabili, se
ben collocate, hanno un buon rendimento" spiega Ilaria Miglio,
coordinatrice del progetto.
"Quelli del sabato" e' un'associazione nata quasi venti anni fa
per offrire ai ragazzi disabili della zona, soprattutto disabili
psichici non gravi, attivita' ricreative pomeridiane. Oggi i
"ragazzi" sono pero' adulti e hanno esigenze di autonomia. "Il
lavoro e' lo strumento principale per raggiungerla, ma spesso le
persone disabili fanno fatica a trovare lavoro, nonostante gli
obblighi dettati alle aziende dalla legge 68/99" commenta Ilaria
Miglio. Che ha deciso di avviare un progetto di comunicazione sul
tema, unendo le forze delle due realta' in cui e' impegnata:
l'associazione e le Acli novaresi.
La campagna e' composta da sette immagini: protagonisti sono i
sette ragazzi di "Quelli del sabato" che gia' lavorano. Entro un
mese sara' attivo anche un sito (http://www.ugualmenteabili.it/),
dove saranno raccolte le testimonianze delle aziende che hanno
personale disabile, che, "quando avviene un collocamento mirato,
si definiscono sempre soddisfatte" aggiunge Ilaria Miglio.
Con il Patrocinio di Pubblicita' progresso, l'associazione mira
ora a portare la campagna al di fuori del territorio regionale,
per cui inizialmente era pensata. "Nelle prossime settimane
cercheremo fondi per poterla diffondere in tutta Italia -conclude
Ilaria-. Stiamo contattando sindacati, universita', associazioni
di categoria. I primi manifesti verranno affitti per giugno".
(Wel/ Dire)