(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 14 apr. - Una persona su sedia
a rotelle si presenta al gate dell'aeroporto di Londra e si vede
rifiutato l'imbarco sul suo volo per Ginevra perche' non
accompagnato. Non e' l'inizio di una barzelletta o di un racconto
di finzione, ma quello che e' accaduto a Shuaib Chalklen,
relatore speciale Onu per i diritti delle persone con
disabilita'. E il commissario europeo ai Trasporti, l'estone Siim
Kallas, in un rapporto pubblicato questa settimana, accusa le
compagnie aeree di non rispettare la normativa europea
riguardante l'assistenza ai disabili.
"Non mi e' stato permesso l'imbarco perche' lo staff medico
della Swiss Airlines ha detto che non potevo usare il bagno in
maniera indipendente", ha dichiarato Chalklen. "Penso sia
assurdo. Ho viaggiato per tutto il mondo da solo, nonostante sia
paraplegico. Problemi simili ne ho avuti spesso, in particolare
con Lufthansa. Le leggi ci sono e sono buone", ha concluso
Chalklen, "il problema e' farle rispettare". La compagnia aerea
tedesca, da parte sua, ha dichiarato attraverso un portavoce che
Lufthansa rispetta tutte le normative in merito all'assistenza a
bordo per i disabili e che, se esistono problemi in tal senso,
riguardano altri vettori.
Il commissario Kallas, nella sua relazione, ha sottolineato come
le compagnie aeree europee confondano la sicurezza col comfort e
come manchi la formazione del personale per quel che riguarda
l'accoglienza a bordo dei passeggeri disabili. Per il rapporto di
Kallas, insomma, l'impossibilita' di usare autonomamente un bagno
in un un volo di un'ora e quaranta minuti non compromette la
sicurezza del passeggero e quindi non puo' essere una ragione per
non farlo imbarcare. Il regolamento riguardante i diritti dei
passeggeri disabili sugli aerei, che risale al 2006, prevede
circostanze eccezionali per rifiutare l'imbarco, legate appunto
alla sicurezza del passeggero stesso e del volo. Lo European
Disability Forum, che ha fatto della liberta' di movimento per le
persone disabili la sua campagna per il 2011, ha dichiarato in
una nota - per bocca del suo presidente, Yannis Vardakastanis -
che "l'Unione Europea si e' impegnata a garantire la liberta' di
circolazione a ottanta milioni di persone con disabilita'. E' ora
che le promesse vengano trasformate in fatti". Chalklen e' stato
poi riprotetto su un altro volo cinque giorni dopo il primo
rifiuto.
(Wel/ Dire)