(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 11 apr. - Cresce in
Emilia-Romagna il numero dei donatori di organi e aumentano i
trapianti. Nel 2010 i donatori utilizzati sono stati 26,7 per
milione di abitanti (25,7 nel 2009) e 325 gli organi trapianti
(contro i 320 dell'anno precedente). Un dato in controtendenza
rispetto a quelli nazionali: 18,2 donatori per milione di
abitanti, rispetto ai 19,6 del 2009 e un calo di trapianti del
9,1%. È quanto emerge dal rapporto annuale del Centro regionale
di riferimento per i trapianti dell'Emilia-Romagna, presentato in
occasione del 22esimo convegno dell'Associazione interregionale
trapianti di cui fanno parte oltre all'Emilia-Romagna anche
Piemonte, Toscana, Valle d'Aosta, Puglia e Provincia autonoma di
Bologna. "In Emilia-Romagna abbiamo un sistema che rappresenta
un'eccellenza a livello nazionale e anche internazionale - ha
detto Carlo Lusenti, assessore regionale alla Salute - È un punto
di riferimento di grandissima qualita'. Oltre a dare ottimi
risultati, si caratterizza anche per l'eccellente livello di
integrazione, all'interno del sistema sanitario, e con altre
istituzioni: c'e' quindi una forte capacita' di mettere insieme
competenze diverse, da cui scaturisce una grande sinergia".
Sono stati 150 i trapianti di rene nei tre centri di Parma,
Modena e Bologna. Le persone in lista di attesa erano 1.340 (al
31 dicembre 2010). I tempi medi di attesa delle persone sono di
poco superiore ai 3 anni. La sopravvivenza in Emilia-Romagna a un
anno dal trapianto e' tra il 97,3% e il 98,3%, a cinque anni e'
tra il 91,7% e il 94,6%. I trapianti di cuore eseguiti dal Centro
del Sant'Orsola-Malpighi di Bologna sono stati 26. L'eta' media
dei donatori ha influenzato questo dato, anche se, grazie al
programma regionale "Adonhers", sono stati utilizzati cuori di
persone fino a 65 anni e piu' giovani. Al 31 dicembre 2010 le
persone in lista di attesa erano 55. I tempi medi di attesa sono
di poco piu' di un anno. La sopravvivenza a un anno dal trapianto
e' del 92,5%, a 5 anni e' del 79,6%. I trapianti di fegato sono
stati 127, mentre 2 quelli di intestino, 1 multiviscerale
(stomaco, duodeno, intestino, pancreas, fegato), 2 i trapianti di
polmone.
I buoni risultati del 2010 confermano la qualita' di un modello
organizzativo consolidato, capace di rispondere a una generale
minore disponibilita' di organi effettivamente utilizzabili, che
soddisfa il fabbisogno regionale e contribuisce in modo
determinante al sistema nazionale Perno del sistema sono i
programmi per garantire la sicurezza del donatore e la qualita'
degli organi trapiantati. "La sicurezza e l'affidabilita'
nell'attivita' dei trapianti e' fondamentale - spiega Lorenza
Ridolfi, direttrice dell'Associazione interregionale trapianti -
abbiamo attivi vari progetti specificatamente indirizzati a
questo scopo. Il Progetto Pirp, ad esempio, si occupa dei
pazienti con insufficienza renale cronica e cerca di offrire dei
percorsi facilitati per la diagnosi e le cure piu' appropriate.
Riusciamo a rallentare l'evolutivita' della malattia o, ancora
meglio, il non verificarsi della stessa". Nel 2010 in
Emilia-Romagna le opposizioni al prelievo sono state il 27,1%
(31,5% la media nazionale). Le fasce di eta' dove le opposizioni
sono piu' alte sono tra i 35 e i 44 anni.
Sara' lanciata durante l'ultima domenica di maggio invece, la
campagna di sensibilizzazione "Una scelta consapevole", che
propone iniziative di informazione con le istituzioni locali e le
associazioni di volontariato, e ha come testimonial Anna
Mazzamauro. L'attrice compare, infatti, nelle locandine e nei
manifesti che saranno distribuiti in maggio sul territorio e
presta la sua voce al radiocomunicato che sara' trasmesso per 2
settimane a ridosso della Giornata nazionale (ultima domenica di
maggio) dalle principali emittenti regionali.
(Wel/ Dire)