(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 27 set. - "In riferimento alla
notizia diffusa il 20 settembre relativa al caso del signor
Francesco Spoto,l'Inps esprime il rincrescimento per l'ulteriore
disagio prodotto ai familiari". Si apre cosi' la comunicazione
della Direzione generale dell'Istituto, responsabile di aver
sospeso la pensione all'uomo catanese affetto da Sla, a causa
della mancata verifica dell'invalidita'. "Nel caso del signor
Spoto - spiega l'Inps - e' accaduto quello che purtroppo si
verifica spesso: la procedura di verifica dell'invalidita' viene
avviata basandosi solo su elenchi nominativi privi della
necessaria diagnosi".
All'origine del problema, c'e' dunque una carenza di
comunicazione tra Inps e Asl: di queste ultime, "solo 8%
trasferisce all'Inps la cartella clinica all'origine della
dichiarazione dello stato invalidante". Di conseguenza, i
controlli dell'Inps avvengono in mancanza di elementi
diagnostici. "In ogni richiesta di visita di controllo - spiega
l'Istituto - e', comunque, chiaramente indicata la possibilita'
dell'interessato o dei suoi tutori di poter comunicare
l'impossibilita' di aderire alla richiesta di verifica. Nel caso
specifico, per la pensione di invalidita' civile, concessa gia'
da tempo all'interessato, era prevista una revisione sanitaria
per il mese di luglio 2010, con sospensione della rendita in
attesa della visita".
La situazione, pero', e' stata subito risolta, perche' una volta
"pervenuta la conferma dello stato invalidante, la sede
competente ha provveduto a ripristinare la pensione e ad
attribuire alla stessa un codice che evitera' al signor Spoto,
vista la grave patologia, di essere sottoposto ad ulteriori
visite".
(Wel/ Dire)