(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 23 set. - L'alzheimer e'
principalmente un problema sanitario e sociale, ma e' anche un
"fardello" economico. L'associazione Alzheimer's Disease
International ha pubblicato un rapporto in cui analizza in che
modo tale malattia incide sul servizio sanitario nazionale.
Secondo lo studio, nel 2010 i costi relativi alla demenza senile
si sono aggirati attorno ai 460 miliardi di euro, corrispondenti
all'1% del pil mondiale. Volendo rapportare tale cifra ad uno
Stato, avrebbe la 18esima economia del mondo, mentre se fosse
un'impresa, sarebbe la compagnia piu' ricca del pianeta.
Purtroppo tale cifra non serve a debellare la malattia, che resta
tutt'ora incurabile nonostante la ricerca si impegni da anni per
comprenderne le cause e trovare potenziali cure. Il rapporto ha
lanciato quindi un appello ai governi, invitandoli a collaborare
con l'Oms per porre al centro dell'attenzione la malattia.
Inoltre, i costi sono destinati a crescere anche nei prossimi
anni, soprattutto nei paesi a basso e medio reddito.
Anche il Coordinamento sanita' e assistenza tra i movimenti di
movimenti di base (Csa) e l'Associazione Senza limiti onlus hanno
pubblicato un documento in cui invitano il Servizio sanitario
nazionale ad assumersi le proprie responsabilita' nei confronti
delle persone affette da alzheimer.
(Wel/ Dire)