(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 23 set. - "E' necessario che i
medici tornino ad essere tali, ad esercitare la loro professione
e non a fare i dirigenti: e' questo il rimedio alla malasanita'".
Cosi' ha dichiarato il presidente di Cimo-Asmd, Coordinamento
italiano medici ospedalieri e Associazione sindacale medici
dirigenti, Riccardo Cassi dopo le soluzioni proposte dal ministro
della Salute, Ferruccio Fazio, per arginare i recenti casi di
cronaca che hanno riguardato gli ospedali italiani. Cassi ha
lanciato inoltre un appello al ministro affinche' "blocchi il
ministro per la Pubblica amministrazione e Innovazione, Renato
Brunetta, e le Regioni che in questi giorni cercano di imporre un
unico contratto per medici, dirigenti della sanita' e dirigenti
delle Regioni".
"Dal 1996 ad oggi i medici del Sistema sanitario nazionale
sono stati progressivamente omologati ai dirigenti pubblici e
alla fine di ogni anno vengono giudicati solo per quanto hanno
fatto risparmiare alle Aziende e non per le loro capacita'
professionali- ha aggiunto Cassi- da oltre 10 anni, inoltre, si
diventa direttori di struttura scelti dal direttore generale in
base a criteri di capacita' gestionali: essere bravi
professionisti non conta, e' necessario essere i piu' bravi a
obbedire alle direttive regionali ed aziendali".
Per il presidente Cimo "questo sistema e' fallito, i medici
devono essere valutati per quanto sanno fare, deve essere
ripristinata una gerarchia di merito, devono essere incentivati
la formazione e l'aggiornamento".
(Wel/ Dire)