A ROMA LA PRIMA CONFERENZA NAZIONALE SULL'ACCESSO ALLE CURE.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 23 set. - Distribuzione non
omogenea sul territorio nazionale di centri di diagnosi, cura e
riabilitazione, con conseguente ritardo nella diagnosi, liste di
attesa e fenomeni di migrazione sanitaria, soprattutto lungo la
direttrice Sud-Nord.
Sono queste alcune delle criticita' del Servizio sanitario
nazionale che lamentano i malati cronici e che sono stati
trattati oggi a Roma durante la prima Conferenza nazionale
sull'accesso alle cure nelle malattie croniche. L'elenco dei
disservizi, pero', continua e i malati lamentano anche scarsa
attenzione dell'assistenza sanitaria di base a una presa in
carico proattiva del paziente e alla sua formazione alla gestione
della malattie e ai fattori di rischio. E ancora: discontinuita'
tra l'assistenza sanitaria di base e quella specialistica;
difficolta' di accesso ai farmaci, dovuta talvolta alla loro non
rimborsabilita' talaltra alla disomogeneita' tra le diverse
Regioni (e' per esempio il caso dei mancati o tardivi inserimenti
dei farmaci nei Prontuari farmaceutici regionali); un approccio
"monodimensionale" ai ricoveri ospedalieri, con scarsa
integrazione delle diverse tipologie di professionisti
nell'erogazione delle prestazioni; insufficienza delle ore
dell'assistenza domiciliare integrata e della riabilitazione;
mancato accesso gratuito ai dispositivi.
Una situazione portata anche all'attenzione delle istituzioni
da associazioni dei malati, societa' scientifiche ed esperti
interpellati dalla XII commissione Igiene e Sanita' del Senato
nel corso dell'indagine conoscitiva sulle malattie ad andamento
degenerativo di particolare rilevanza sociale, con specifico
riguardo al tumore alla mammella, alle malattie reumatiche
croniche ed alla sindrome Hiv. Proprio queste tre patologie sono
emblematiche dei disagi con cui convivono i malati cronici e
delle azioni da intraprendere al piu' presto. Fulvio Moirano,
direttore dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionale
(Agenas) spiega che "il piano d'azione dell'Oms 2008 - 2013 gia'
contiene indicazioni importanti per una strategia globale di
prevenzione e controllo delle malattie non trasmissibili. In
Italia, l'equita' nell'accesso alle cure e' uno dei principi
fondanti il Ssn e, al contempo, una finalita' che il sistema deve
perseguire con sempre nuovi obiettivi di miglioramento". Sulla
stessa linea il direttore del dipartimento del farmaco presso
l'Istituto superiore di sanita', Stefano Vella, che ricorda: "Le
diseguaglianze nell'accesso alle cure tra Nord e Sud del mondo
sono imponenti. Le differenze in termini di sopravvivenza e
mortalita' di malattie croniche e infettive sono diventate
intollerabili. Anche se ovviamente - conclude- non in termini
cosi' drammatici, le diseguaglianze in termini di accesso alla
salute esistono anche all'interno dei Paesi piu' ricchi".
(Wel/ Dire)