(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 20 set. - Aumentano gli
incidenti per gli studenti nelle scuole. Secondo i dati forniti
dall'Inail sulle denunce e riportanti nell'VIII rapporto di
Cittadinanzattiva, sono stati in totale 93.328 quelli registrati
nel 2009 mentre erano 92.060 nell'anno precedente. La maggior
parte degli infortuni si sono verificati al Nord (52.274), segue
il Sud con 18.065 denunce, il Centro con 15.686e le isole con
7.303. A rischiare di piu' sono gli alunni maschi che hanno
subito in totale 53.545 incidenti, rispetto alle femmine con
39.783 casi. "I dati Inail forniscono un quadro nazionale e si
fondano sulle denunce, ma sappiamo che molti incidenti di diversa
gravita' spesso non vengono neppure denunciati" sottolinea
Cittadinanzattiva. I responsabili del servizio di Prevenzione e
protezione di 58 scuole hanno segnalato inoltre 389 incidenti
accaduti ad alunni, 90 agli insegnanti e 52 al personale non
docente. Per 49 casi e' stato richiesto l'intervento del 118 e in
39 casi e' stato disposto il trasferimento in ospedale.
L'indagine rivela tra l'altro che le scuole non sempre sono
attrezzate per rispondere alla prima emergenza: il 19% dei
laboratori scientifici e il 24% delle palestre e' sprovvisto
delle elementari cassette di pronto soccorso.
Proprio per questo l'associazione chiede "la revisione della
normativa in materia di risarcimenti assicurativi in ambito
scolastico, affinche' studenti ed insegnanti abbiano diritto a
essere risarciti in caso di incidente a scuola, in qualsiasi
momento delle attivita' didattiche e non solo, come prevede la
normativa attuale, 'se si faccia uso di laboratori, attrezzature
di lavoro, agenti chimici, fisici e biologici'. Altrimenti, al
danno si aggiunge la beffa, come nella tragedia di San Giuliano
di Puglia, dove non e' stato riconosciuto un risarcimento per la
morte dei bambini e della maestra, nel crollo della scuola, tanto
che all'epoca fu necessario un apposito decreto. Nonostante cio'
a tutt'oggi dallo Stato non e' pervenuto alcun risarcimento alle
famiglie."Nonostante questo, pero', nel rapporto emerge un
aspetto di miglioramento rispetto alla prevenzione: il piano di
evacuazione e' presente in tutte le scuole, quello di valutazione
dei rischi nel 96% dei casi, le prove di evacuazione sono svolte
con regolarita' nel 93% degli edifici. "Tali dati dimostrano come
sia indispensabile e proficuo proseguire nei programmi di
informazione e nelle attivita' concrete di sperimentazione mirate
allo sviluppo della cultura della sicurezza soprattutto tra gli
studenti" si legge nel rapporto.
Cittadinanzattiva chiede inoltre che l'anagrafe dell'edilizia
scolastica venga completata con urgenza e aggiornata annualmente
tenendo conto degli elementi legati alla sicurezza strutturale e
di quelli non strutturali. E "che siano denunciati e sanzionati
gli amministratori locali che non forniscono i dati per il
completamento e l'aggiornamento della stessa". Inoltre
l'associazione domanda maggiore trasparenza rispetto ai dati
forniti dal ministero dell'Istruzione, in modo che siano
accessibili per tutti. Sono necessari, secondo Cittadinanzattiva,
"fondi ordinari per uscire dall'emergenza". "Vanno ripristinati i
fondi ordinari triennali, previsti dalla legge 23/1996, per far
fronte alle esigenze ordinarie dell'edilizia scolastica", si
legge nel rapporto. "Vanno rivisti i limiti imposti dal Patto di
stabilita', per permettere agli Enti locali di spendere quanto
effettivamente stanziato e messo a disposizione per l'adeguamento
strutturale degli edifici scolastici". Infine l'associazione dice
"no" al sovraffollamento e chiede ai cittadini di continuare a
segnalare le situazioni di criticita', attraverso la campagna
"Misuriamoci con classe" attiva sul sito web
http://www.cittadinanzattiva.it/.
(Wel/ Dire)