NUOVA METODICA RIABILITATIVA DELLA FONDAZIONE SANTA LUCIA.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 20 set. - Dopo sei mesi
dall'evento, soltanto il 60% delle persone che ne sono colpite
dall'ictus, anche se sottoposte tempestivamente a riabilitazione,
riacquista la propria indipendenza nelle azioni piu' semplici
della vita quotidiana.
Ad ostacolare il recupero motorio sono spesso forme variabili di
spasticita', una patologia caratterizzata da aumento abnorme del
tono muscolare a riposo che puo' essere molto invalidante per
svolgere le normali attivita'. Sino ad oggi si ritenevano
estremamente scarse o addirittura nulle le possibilita' di
ulteriori e rilevanti progressi nell'attivita' motoria in
pazienti ormai stabilizzati, o cosiddetti cronici, cioe' ad oltre
un anno dalla lesione cerebrale. Una ricerca condotta presso
l'IRCCS Fondazione Santa Lucia di Roma, ha dimostrato che con un
nuovo protocollo riabilitativo e' possibile ridurre la
spasticita' e favorire il recupero funzionale motorio in maniera
persistente, in particolare migliorando significativamente la
capacita' di movimento del braccio e della mano. La nuova
metodologia, non invasiva e sicura, si basa sulla vibrazione dei
muscoli spastici. I risultati dello studio italiano, gia'
disponibili on line, saranno pubblicati sulla rivista scientifica
internazionale Neurorehabilitation and Neural Repair.
La ricerca e' stata condotta su un gruppo di 30 pazienti (eta'
media 65 anni), con emiparesi conseguente ad ictus avvenuto
almeno un anno prima, quindi stabilizzato.
Tutti presentavano una lesione vascolare monoemisferica con
deficit motori residui a carico dell'arto superiore e spasticita'
variante da lieve a marcata, con una preservata motilita'
volontaria residua. Nessuno era affetto da deficit cognitivi e/o
deficit di linguaggio severi. Per lo studio e' stato utilizzato
un applicatore, a forma di piccola sfera, posizionato sul ventre
dei muscoli spastici e in grado di erogare una vibrazione a
frequenza costante di 100 Hz, assolutamente indolore e priva di
effetti collaterali. I pazienti sono stati sottoposti a 3
applicazioni al giorno della durata di 10 minuti ciascuna
(intervallate da un minuto di pausa) per 3 giorni consecutivi.
Prima dell'applicazione della vibrazione muscolare e dopo due
settimane dal trattamento i soggetti sono stati valutati
clinicamente e mediante 'Stimolazione Magnetica Transcranica'
(TMS). E' stato cosi' possibile verificare, in abbinamento alle
modificazioni neurofisiologiche, sia una rilevante riduzione
dell'ipertono nei muscoli spastici sia un notevole grado di
recupero motorio (di circa il 30%).
Lo studio ha dimostrato che la vibrazione muscolare -
opportunamente combinata con le procedure riabilitative
tradizionali e senza ricorrere a farmaci - e' in grado di indurre
miglioramenti persistenti, superando cosi' il concetto stesso di
cronicita'.
I dati emersi dallo studio lasciano, quindi, intravedere
progressi incoraggianti nel miglioramento della qualita' della
vita in pazienti colpiti da ictus, sinora considerati cronici.
(Wel/ Dire)