(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 16 set. - In occasione della
Giornata mondiale per la conoscenza del linfoma, l'Associazione
italiana contro le leucemie - linfomi e mieloma (Ail) presenta a
Palazzo Giustiniani i progressi scientifici nella lotta alla
malattia del sistema linfatico. Da oggi e' anche attivo il numero
verde 800.226.542 a cui potranno rivolgersi pazienti e familiari
per tutte le informazioni che desiderano, dalle 8 alle 12.
Il linfoma e' al terzo posto fra i tumori piu' diffusi nel
mondo, con un'incidenza nei Paesi sviluppati doppia rispetto a 25
anni fa. I numeri parlano di 1 milione di persone affette dalla
malattia e di 200 mila decessi all'anno. Secondo l'Organizzazione
mondiale della sanita', ci sono 10-18 nuovi casi ogni 100 mila
abitanti. "Ma la ricerca continua a registrare progressi e oggi
per un numero elevato di pazienti ci puo' essere la prospettiva
della guarigione", dichiara il presidente dell'Ail Franco
Mandelli. Che poi aggiunge: "Con questa giornata intendiamo
promuovere, oltre che la qualita' dell'assistenza, anche i
diritti dei pazienti quali diagnosi sicura e informazioni sugli
iter seguiti nei migliori centri specialistici mondiali".
In Italia sono 200 mila i malati, che convivono soprattutto con
i linfomi Non Hodgkin, la forma che secondo gli esperti tra
vent'anni sara' al primo posto nella classifica dei tumori
diffusi a livello mondiale. "È una forma molto eterogenea -
spiega Maurizio Martelli, ricercatore del Dipartimento di
ematologia presso l'universita' "La Sapienza"-. Nella nuova
classificazione mondiale, ne esistono 60 tipi istologici diversi,
ognuno con una propria prognosi, terapia e possibilita' di
sopravvivenza diverse". Tra questi, il linfoma follicolare e'
quello su cui la ricerca ha ottenuto i risultati migliori. Grazie
all'associazione della chemioterapia con il rituximab, un farmaco
in grado di colpire le molecole tumorali in modo mirato, con
effetti meno debilitanti per il paziente. Prosegue il professor
Martelli: "Lo studio clinico Prima (Primary rituximab and
maintenance, presentato lo scorso 5 giugno all'Asco di Chicago)
ha dimostrato che il rituximab, usato come terapia di
mantenimento per i pazienti che avevano risposto alla terapia
iniziale, riduce l'incidenza di ricadute del 50%. In piu', porta
a un incremento significativo della sopravvivenza".
Dario Francolino, manager delle pubbliche relazioni per la
Roche, ditta farmaceutica che collabora con l'Ail durante la
Giornata mondiale per la conoscenza del linfoma, dichiara:
"Possiamo dare un messaggio di fiducia e di speranza ai pazienti,
perche' proprio sul fronte di queste malattie si registrano i
maggiori successi delle terapie mirate e personalizzate che hanno
contribuito ad aprire prospettive impensabili fino a qualche anno
fa".
(Pic/ Dire)