SALUTE. ALCOL, UNA DONNA INCINTA SU TRE LO CONSUMA
INDAGINE CONDOTTA SU 228 DONNE, "DANNI PER IL FETO".
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 13 set. - Una donna su tre in
gravidanza consuma bevande alcoliche, anche solo occasionalmente,
mentre due su tre sospendono del tutto il consumo. È quanto
emerge da una ricerca condotta dall'Ulss 9 in collaborazione con
l'Universita' di Trieste, all'interno dei reparti di Ginecologia
e Ostetricia degli ospedali di Treviso e Oderzo. Lo studio e'
stato presentato oggi nel corso del convegno internazionale
organizzato per la Giornata internazionale di sensibilizzazione
sulla Sindrome alcol fetale e i disturbi correlati (Fasd).
L'indagine e' stata condotta su 228 donne italiane e straniere
che hanno avuto accesso alle strutture dell'Ulss 9 nei mesi di
aprile e maggio.
Entrando nel dettaglio dei dati, risulta che prima della
gravidanza il 65% del campione era solito bere bevande alcoliche,
piu' o meno occasionalmente. Durante i nove mesi, invece, il
numero delle donne che bevono al massimo una volta al mese si
assesta sul 19%. Un altro 11% beve dalle due alle quattro volte
al mese. Minimo, invece, e' il numero di chi consuma alcol dalle
due alle tre volte a settimana: il 2%. Per quanto riguarda la
prevenzione, l'analisi evidenzia che due terzi delle donne
intervistate sono informate sui rischi dell'uso di alcol in
gravidanza: la prevenzione parte perlopiu' dal ginecologo (37%),
dai media (28%), dal medico di medicina generale o dall'ostetrica
(15%).
"Attualmente a livello scientifico non e' ancora stata
individuata una quantita' di alcol sicura in gravidanza, cioe'
priva di effetti negativi - sottolinea Patrizia Riscica,
responsabile dell'Alcologia dell'Azienda Ulss 9 -. In ogni caso,
la gravidanza e' tra le situazioni in cui e' fondamentale
tutelare la salute del bambino dai rischi dell'alcol, per cui si
raccomanda l'astensione totale. Numerosi studi internazionali,
infatti, hanno dimostrato che bere alcol in gravidanza e in
allattamento puo' danneggiare lo sviluppo e la salute del
bambino".
L'insieme dei danni e' definito disturbo dello spettro fetale
alcolico (Fasd), la cui forma piu' severa e' una patologia
caratterizzata da malformazioni e ritardo di crescita del
bambino, identificata come prima causa di disabilita' cognitiva
non genetica nel mondo occidentale. "A causa della complessita'
di queste patologie la diagnosi e la stima esatta dei casi e'
tutt'oggi molto difficile - conclude Riscica -. I danni
determinati dall'alcol alla salute del bambino si possono
migliorare ma non curare; sicuramente si possono prevenire al
100% astenendosi". Per sensibilizzare le donne in gravidanza sui
rischi dell'alcol l'Ulss 9 ha recentemente realizzato, con il
supporto creativo di Fabrica, la campagna "Mamma beve, bimbo
beve".
(Wel/ Dire)
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