AL BAMBINO GESÙ UNA TECNICA PER NASCONDERE LE LESIONI SULLA PELLE
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 6 set. - L'inizio dell'autunno
e il rientro a scuola dopo la pausa estiva spesso coincidono con
il ritorno di alcune manifestazioni cutanee particolarmente
antiestetiche e mal sopportate soprattutto dagli adolescenti. E'
il caso dell'acne, patologia cutanea peculiare della puberta',
che solitamente riemerge dopo il periodo estivo a causa
dell'effetto pro-infiammatorio dei raggi solari e
dell'interruzione delle cure dermatologiche. L'esposizione ai
raggi solari, infatti, contrariamente a quanto comunemente si
creda, non facilita la scomparsa dei "brufoli", anzi nella
maggior parte dei casi determina un ispessimento cutaneo
(ipercheratosi) e un'infiammazione follicolare spesso
responsabile di un peggioramento e ulteriore diffusione delle
lesioni acneiche. Solitamente e' necessario ricorrere al
dermatologo proprio nel periodo autunnale per valutare
accuratamente l'entita' dell'acne e iniziare una terapia
farmacologica specifica e idonea.
L'equipe di dermatologia dell'Ospedale pediatrico Bambino Gesu'
di Roma, opera da anni nel trattamento dell'acne anche attraverso
l'ausilio del "Camouflage", tecnica dermocosmetica in grado di
nascondere le lesioni in fase attiva e gli esiti dell'acne. "Si
tratta di una metodica capace di camuffare, appunto, le pustole,
le piccole cicatrici, le macchie e i "punti neri" tipici
dell'acne - si legge nella nota diffusa dall'ospedale- e spesso
"aggrediti" dalle mani degli adolescenti "impazienti" di guarire
ma che finiscono per procurarsi segni che possono diventare
permanenti. Tale prestazione viene effettuata dal medico
specialista ed insegnata "praticamente" al paziente che anche a
casa, con prodotti specificatamente indicati, sara' in grado di
realizzarla da se', davanti allo specchio." Le cure
dermatologiche per l'acne solitamente sono lunghe ed impegnative
e, purtroppo, la pazienza dell'adolescente e' scarsa e di breve
durata. Pertanto, un buon rapporto di fiducia tra giovane
paziente e dermatologo curante e' il primo traguardo da
raggiungere, fondamentale e imprescindibile, affinche' siano
garantite l'adesione al trattamento e il successo terapeutico.
"Lo scopo del camouflage - prosegue la nota - e' quello di
ridurre l'impatto antiestetico che l'acne determina ed
incoraggiare i ragazzi a continuare le cure dermatologiche
considerato che spesso queste ultime sono la causa di un
momentaneo peggioramento delle lesioni cutanee."
(Wel/ Dire)